Il candidato del PD ricorda il 68° anniversario della Liberazione
Quella storia non deve rimanere confinata nei libri e i senesi di oggi hanno il dovere di lottare, giorno dopo giorno, perché attraverso il ricordo continuino ad affermarsi i valori della democrazia, della solidarietà, della partecipazione. Mi auguro che per tutti i candidati e per i gruppi che li sostengono, questi valori siano pienamente condivisi. Personalmente vivo da sempre questa giornata, oggi più che mai che mi candido a diventare Sindaco di Siena, come uno stimolo per costruire insieme nuovi spazi di democrazia e di dialogo. Dovremo stimolare nei senesi, soprattutto tra i giovani, la voglia di riscoprire quei valori di libertà, pace, giustizia e uguaglianza, scritti e sanciti in maniera indelebile nella nostra Costituzione. Mi piacerebbe poter avviare e consolidare percorsi di maggiore conoscenza e partecipazione intorno al nostro patrimonio civico e morale, di cui il Comune è simbolo e punto di riferimento. Un patrimonio da riscoprire, magari attraverso progetti da costruire insieme alle scuole, alle Contrade e a quel ricco mondo di associazioni che caratterizzano la terra di Siena più che altrove.
Vivrò questo 25 aprile con la gratitudine per chi ha dato la vita per liberarci dalla dittatura e con l’impegno di confermare per questa data il posto che merita nella nostra vita. Non rassegniamoci al fatto che il giorno della Liberazione rischi di ripetersi, stancamente, anno dopo anno come un rito vuoto e sempre uguale a se stesso. Al contrario il 25 aprile deve essere un momento vivo e che vive, ogni giorno, nella nostra esperienza quotidiana, come segno della nostra identità e del nostro impegno civile. Una data che racconta ciò che siamo stati e ci indica quello che potremo essere se avremo il coraggio di lottare, ogni giorno, contro ogni forma di fascismo e di intolleranza, anche verso gli stranieri e nei confronti di ogni diversità culturale e sessuale, per vivere in una città e in un Paese, più aperto e più solidale.
Bruno Valentini