Un lavoro che ha avuto inizio immediatamente dopo l'esplosione – dovuta probabilmente in seguito ad una fuga di gas – intorno alle 9,30 e che è proseguito incessantemente fino alle 16,30 ora in cui è stata estratta l'unica vittima del crollo, la figlia maggiore della dottoressa, Sara, iscritta al primo anno di Medicina a Siena.
Pompieri, carabinieri della compagnia di Poggibonsi, agenti di polizia e volontari della Protezione civile di San Gimignano: un lavoro di squadra che ha coinvolto, dopo il ritrovamento di due delle donne, anche due unità cinofile ed un elicottero del 118.
Momenti di tensione che, adesso, si allentano per fare spazio alla ricostruzione dei fatti, possibile anche grazie alla testimonianza della più piccola delle sopravvissute, Sofia che frequenta il quarto anno del liceo scientifico a Colle val d'Elsa.
La giovane, ricoverata alle Scotte, ha raccontato al padre Walter che aveva sentito la madre e la sorella parlare di "puzza di gas" e di fornelli che pure erano chiusi. Le due donne, secondo quanto riferito anche dal comandante dei vigli del fuoco, Pietro Foderà, si trovavano al piano terra al momento dell'esplosione. Fatto, quest'ultimo, che parrebbe confermato anche dalle aree di ritrovamento delle tre donne.
Sarebbe stato più facile, dunque, ritrovare Sofia in quanto quest'ultima si trovava al primo piano della palazzina. Per lo stesso motivo, la madre, Serenella, sarebbe stata trovata con maggiore difficoltà – si trovava al piano terreno, accanto alla stanza in cui si trovava la caldaia, nuovissima, cambiata da pochi giorni – e risulta più grave. Molte le fratture e le ustioni sul corpo che, comunque, non farebbero temere per la sua vita.
Sul posto ha già effettuato un sopralluogo anche il sostituto procuratore di Siena Mario Farmisano, – necessario aprire un'inchiesta per definire le cause del disastro – mentre il sindaco di San Gimignano Marco Lisi ha seguito sul posto le operazioni di soccorso fin da questa mattina.
Uno schieramento di forze per salvare le tre donne
ULIGNANO (San Gimignano). Circa 40 persone si sono impegnate nel disperato tentativo di estrarre dalle macercie la dottoressa Serenella Innocenti, medico di famiglia, di 53 anni, e le due figlie, Sara e Sofia Bencini, di 20 e 17 anni.