SIENA. FLC-CGIL, CISL-Università hanno inoltrato una lettera ai propri iscritti per riferire sull'incontro sindacati-rettore.
"Gentili Colleghe e Colleghi,
Desideriamo informarvi circa il preoccupante incontro avvenuto oggi alle ore 13 tre le OO.SS. e il Rettore in merito al piano di risanamento 2009-2012 proposto agli organi di governo dell’Università degli Studi di Siena.
A poche ore dal delicatissimo incontro del tavolo interistituzionale previsto per domani mattina alle ore 9, con la partecipazione di Comune, Provincia, Regione, Banca MPS, Camera di Commercio, Università e OO.SS., il Rettore ha sferrato un attacco senza precedenti al ruolo delle istituzioni locali e della Banca Monte dei Paschi di Siena, rei secondo lui, di “strozzarlo per la gola”, negandogli soldi ed altre forme di aiuto e/o collaborazione.
Siamo rimasti allibiti di fronte a tale comportamento che rischia seriamente di compromettere la funzione vitale del tavolo interistituzionale ed il ruolo prezioso e responsabile delle istituzioni e della banca nel costruire un percorso condiviso in grado di dare un futuro al nostro Ateneo, a chi ci lavora, ci studia, e a tutto il sistema territoriale ad esso collegato.
La drammaticità del momento richiederebbe ben altri comportamenti e la capacità di promuovere sinergie e soluzioni piuttosto che conflitti e confusione.
Al contrario del Rettore abbiamo grande fiducia nel tavolo con le istituzioni e siamo convinti che questo sia l’unico luogo ove discutere rapidamente un piano di risanamento equo e credibile per il nostro Ateneo che eviti di produrre, così come prevedono i tagli deliberati dall’ultimo Consiglio di Amministrazione, una vera e propria “macelleria sociale”.
Il piano di risanamento deve essere necessariamente autorevole e condiviso per produrre effetti positivi sia in relazione agli interventi economici esterni all’Ateneo sia rispetto alla nuova identità che l’Università degli Studi di Siena dovrà assumere con un progetto coraggioso e capace di guardare al futuro, valorizzando però il grande patrimonio di storia, di idee e di persone che lo hanno sempre caratterizzato.
Ferma restando la responsabilità di chi ha gestito l’Ateneo in questi anni siamo fermamente convinti della necessità di un impegno da parte delle istuzioni e della banca, nel rispetto delle loro possibilità e delle norme vigenti, affinchè si ottengano le giuste garanzie per un’adeguata copertura finanziaria degli obblighi previsti dalla legge (pienezza degli stipendi) e per superare definitivamente questa difficile fase per la costruzione del futuro del nostro Ateneo e della nostra città.
In questi giorni abbiamo in tutti i modi dimostrato disponibilità e responsabilità nell’affrontare tale crisi, a partire degli accordi sulle difese e tutele dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, con scelte nette sull’uso delle Fondazioni di diritto privato e sulle esternalizzazioni e dei percorsi trasparenti e rappresentativi delle esigenze di tutta la comunità universitaria.
Il 23 settembre è stato presentato il primo accordo sulla gestione della crisi, il 15 ottobre una seconda proposta di accordo, il 14 ottobre avevamo chiesto come sigla sindacale il pagamento di arretrati stipendiali, salario accessorio e missioni per il personale tecnico e amministrativo.
Già il 2 ottobre denunciavamo il comportamento dell’Amministrazione e del C.d.A. sul mancato rispetto degli impegni presi con le organizzazioni sindacali, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, negando definitivamente il rapporto fiduciario minimo che ispira le relazioni sindacali e istituzionali all’interno dell’Ateneo. Tutti questi documenti e tutte le iniziative che abbiamo messo in campo sono pubblicati sul nostro sito flcgilsienaunirsu.wordpress.com/.
La risposta del Rettore
difficile percorso di risanamento. Non il bene dell'Università di Siena, di coloro che vi lavorano e studiano sembra essere l'obiettivo di chi ha scritto quel comunicato. Si tratta di un atto di attacco alle spalle che mira a coprire l'impegno leale, fattivo, totale non solo mio – e ciò sarebbe poco importante – ma quello di tutti coloro, docenti e tecnici amministrativi, che con dedizione stanno lavorando per trovare una via di uscita alla grave crisi nella quale ci troviamo. Attribuirmi posizioni di assurda sfiducia nei confronti delle Istituzioni di Siena e della Toscana, più che gettare discredito sulla mia persona finirà per rovinare quell'opera di mediazione, di confronto e di dialogo sulla quale poggia il futuro dell'Università di Siena. Giocare la carta della confusione dei piani, gettare il panico tra il personale non docente e docente non servirà certo alla salvezza dell'Università di Siena, che ha sicuramente necessità di un piano di risanamento e rilancio di grande respiro, ma in questo momento cruciale ha anche bisogno di correttezza e serenità nel livello di discussione interna, senza che il confronto si traduca in strumentalizzazione".
La nota di CISAL – CISAPUNI – RDB Università – UGL
"Pur essendo presenti, i rappresentanti di CISAL – CISAPUNI – RDB Università – UGL. non hanno ravvisato affatto questo attacco. Ritengono perciò che la distorsione del suddetto resoconto sia strumentale e volto ad alterare le eventuali risultanze del tavolo interistituzionale che si svolgerà domani mattina presso il Comune di Siena. A ciò va unita la circostanza di una gravità inaudita che la lettera di dimissioni di una rappresentante del Personale Tecnico-Amministrativo in Consiglio di Amministrazione sia giunta a conoscenza dei lavoratori attraverso la medesima sigla, come se la rappresentante in CdA fosse rappresentante di una sola sigla e non di tutto il Personale Tecnico-Amministrativo. Perciò le OO.SS. intendono dissociarsi interamente dal contenuto di quell'articolo, deprecandone l'intero contenuto, nonché l'intenzione evidente di alterare il clima di collaborazione tra Ateneo e istituzioni locali e mettendo a repentaglio l'unico obiettivo delle OO.SS. Che è quello del bene e della salvaguuardia dell'intero Ateneo, in tutte le sue componenti".