Nella classifica di Shanghai nonostante le dimensioni medio-piccole

SIENA. Tra i 500 migliori Atenei al mondo c’è anche l’Università di Siena: la classifica ARWU 2011 – Academic Ranking of World Universities, recentemente divulgata e redatta dall’Università Jiaotong di Shanghai, include quella di Siena insieme ad altre sole 21 Università italiane tra gli Atenei al top nel mondo, nonostante le sue dimensioni medio-piccole. Il posizionamento dell’Ateneo senese tra il 401° – 500° posto (nella classifica dopo i primi 100 posti, i piazzamenti sono raggruppati in fasce), equivale a un 14° – 22° posto tra le Università italiane.
La classifica di Shanghai si basa su parametri essenzialmente quantitativi, che quindi sono influenzati positivamente dalle maggiori dimensioni di ogni Università. Il risultato dunque è particolarmente positivo per Siena, se si considera che tra le 22 Università italiane complessivamente presenti, è una delle due – l’altra è Ferrara – ad avere meno di 20 mila iscritti.
“Mi preme mettere in evidenza la performance dell’Università di Siena nella classifica cinese – ha sottolineato il rettore Angelo Riccaboni – perché da questa emerge senza dubbio che siamo tra le migliori istituzioni di didattica e di ricerca nel mondo e tra le migliori in Italia, che sono queste ultime complessivamente il 4,4% di tutte quelle presenti. Inoltre, soffermandosi ad analizzare il punteggio in proporzione alle dimensioni, scopriamo che siamo duecentosettantesimi al mondo e sesti in Italia”.
Nell’Academic Ranking of World Universities il posizionamento è calcolato in base a parametri che tengono conto del numero di vincitori di Premi Nobel e Medaglie Fields che hanno studiato o che sono docenti di ciascuna Università, e in base a parametri sulla qualità della ricerca, misurati attraverso il numero di scienziati Highly Cited, il numero di articoli sulle riviste Science o Nature, e il numero di lavori indicizzati nel Science Citation Index o nel Social Science Citation Index, che condizionano il 90% del punteggio. Infine, il 10% del punteggio è ottenuto attraverso un parametro che considera puramente le dimensioni dell’Università (PCP: Per Capita Performance).
La classifica di Shanghai si basa su parametri essenzialmente quantitativi, che quindi sono influenzati positivamente dalle maggiori dimensioni di ogni Università. Il risultato dunque è particolarmente positivo per Siena, se si considera che tra le 22 Università italiane complessivamente presenti, è una delle due – l’altra è Ferrara – ad avere meno di 20 mila iscritti.
“Mi preme mettere in evidenza la performance dell’Università di Siena nella classifica cinese – ha sottolineato il rettore Angelo Riccaboni – perché da questa emerge senza dubbio che siamo tra le migliori istituzioni di didattica e di ricerca nel mondo e tra le migliori in Italia, che sono queste ultime complessivamente il 4,4% di tutte quelle presenti. Inoltre, soffermandosi ad analizzare il punteggio in proporzione alle dimensioni, scopriamo che siamo duecentosettantesimi al mondo e sesti in Italia”.
Nell’Academic Ranking of World Universities il posizionamento è calcolato in base a parametri che tengono conto del numero di vincitori di Premi Nobel e Medaglie Fields che hanno studiato o che sono docenti di ciascuna Università, e in base a parametri sulla qualità della ricerca, misurati attraverso il numero di scienziati Highly Cited, il numero di articoli sulle riviste Science o Nature, e il numero di lavori indicizzati nel Science Citation Index o nel Social Science Citation Index, che condizionano il 90% del punteggio. Infine, il 10% del punteggio è ottenuto attraverso un parametro che considera puramente le dimensioni dell’Università (PCP: Per Capita Performance).