di Alessandra Siotto
SIENA. "Entro settembre le facoltà dovranno presentare la nuova offerta didattica per il 2009-2010 e posso anticipare che il numero dei corsi di studio si ridurrà del 30 per cento". Con queste parole il rettore dell'Università di Siena Silvano Focardi ha concluso la conferenza stampa di questa mattina (15 luglio), indetta per presentare alcune manovre di riorganizzazione dell'Ateneo. Focardi ha parlato ai giornalisti per spiegare quanto è stato deciso nella riunione di ieri (14 luglio) del Consiglio di Amministrazione dell'Università e l’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione non facile dell'Ateneo senese.
"Abbiamo avviato già da tempo la riorganizzazione dell'Ateneo – ha detto il rettore – soprattutto in vista delle riduzioni ai finanziamenti che le università stanno affrontando negli ultimi anni. Ci sono difficoltà nel sostenere le spese fondamentali, cioè quelle del personale, a causa della crescita degli stipendi per la valuta e l'inflazione; aumentano gli stipendi, ma non i fondi e i soldi non bastano. Per gli stipendi spendiamo il 103,8 per cento del fondo di finanziamento ordinario, vale a dire che facciamo ricorso anche ad altri finanziamenti. Abbiamo quindi deciso di procedere alla riduzione del personale tecnico amministrativo e di quello docente".
Focardi ha spiegato che "per quanto riguarda il personale docente, la manovra è già in atto e abbiamo bandito concorsi fino al 2012 per sostituire solo il 50 per cento circa di coloro che vanno in pensione. Alle facoltà daremo la metà del budget per il personale docente, ma diminuiranno solo i soldi, non le persone. La scelta dell’Ateneo è quella di favorire i bandi per i ricercatori, al di là delle libertà delle facoltà. Il numero del personale docente resterà invariato, ma cambierà la tipologia e le modalità di assunzione: meno docenti di ruolo e più ricercatori. Con questa manovra, tra il 2008 e il 2014 si dovrebbero risparmiare 6,7 milioni di euro".
Nella riunione di ieri del Consiglio di Amministrazione dell'Università si è deliberato in merito al personale tecnico amministrativo. Come ha illustrato il rettore "l'organico verrà ridotto di 102 unità entro il 2014: passeremo da 1276 dipendenti attuali a 1174 tra sei anni. Verranno invece stabilizzati progressivamente tutti coloro che avevano un contratto a tempo determinato. Il 30 per cento delle risorse risparmiate verrà investita nella crescita professionale del personale tecnico amministrativo, alla riqualificazione, alla formazione, alle possibilità di carriera. Ma il risparmio netto sarà comunque di 2,4 milioni di euro. Quindi non si farà nuovo reclutamento, ma i soldi risparmiati andranno ad aumentare la qualità del lavoro dei dipendenti, anche grazie alla stabilizzazione. Dal primo ottobre 2008 resteranno solo 50 i dipendenti a tempo determinato, che verranno stabilizzati entro il 2010. Ricordo che nel febbraio 2005 i lavoratori di questo tipo erano 520 e stiamo procedendo alla stabilizzazione di tutti". La manovra riorganizzativa dell'Università di Siena prevede anche il decentramento amministrativo, già avviato da qualche tempo. Focardi ha ricordato alcuni punti: "innanzitutto abbiamo disposto che le facoltà vengano trasformate in centri di spesa. Le decisioni devono essere assunte dove si opera, cioè nelle facoltà, nei consigli di facoltà". "Il rettore – ha proseguito lo stesso Focardi – non può occuparsi di tutto, a cominciare dai contratti e per ovviare a questo problema verranno istituiti 20 centri di servizio amministrativo che accorperanno più dipartimenti e avranno diversi poteri, tra cui proprio quello di fare contratti. Stiamo procedendo anche alla riduzione degli stessi dipartimenti, che attualmente sono 47. Attualmente la normativa prevede che un dipartimento possa essere costituito da almeno 12 docenti, ma noi abbiamo alzato a 16 il numero di professori necessario per costituirne uno. Al momento ci sono una decina di dipartimenti con meno di 16 docenti e verranno disattivati. I centri di servizio saranno 20 e la tendenza sarà quella di arrivare allo stesso numero di dipartimenti, il che vuol dire che se abbiamo 1050 docenti, ciascun dipartimento sarà costituito da circa 50 professori. Ma questo sarà un processo graduale. Per il momento credo saranno 30-40 i dipartimenti e 20 i centri di servizio".
Al termine della conferenza stampa, qualche battuta anche in merito all'incontro che si è svolto ieri a Firenze tra i rappresentanti di tutte le Università toscane (Siena, Firenze, Pisa, Normale, Sant´Anna, Istituto di Scienze Umane, Imt di Lucca e Università per stranieri di Siena). Focardi ha spiegato che "anche in base all'incontro di ieri, la situazione delle Università sembra peggiorata. Proporremo una struttura regionale per discutere tutti insieme e trovare il modo di integrare dei servizi per risparmiare. Bisogna fare sistema e lavorare insieme. Noi abbiamo un disavanzo di cassa sul bilancio di 5 miliono di euro. Poi ci sono i debiti con le banche per i mutui, ma per fortuna abbiamo il nostro patrimonio e li copriamo con quello. A differenza di altri atenei non abbiamo venduto niente e abbiamo 250 mila metri quadrati di nostra proprietà, circa 130-140 mila sono du edifici dentro le mura, il resto è rappresentato dall'ospedale. La nostra situazione non è tra le peggiori, anche nelle classifiche uscite in questi giorni reggiamo il confronto con le università private".