di Alessandra Siotto
SIENA. Alla seduta odierna (13 gennaio) del consiglio comunale cittadino, gli esponenti di Rifondazione Comunista Andreini e Iantorno hanno partecipato indossando la kefiah rossa come simbolo di solidarietà al popolo palestinese. Delle violenze a Gaza e del conflitto tra Israele e Palestina si è parlato, infatti, in consiglio comunale; tuttavia il dibattito che doveva portare alla creazione di un documento unitario contro la guerra, ha evidenziato le diverse posizioni politiche in materia, sia nella maggioranza che nell’opposizione.
Per quanto concerne le interrogazioni, si è parlato principalmente dell’Università per stranieri, della rieleggibilità di Mancini a presidente della Fondazione, della sostituzione del direttore generale delle Scotte.
Due le interrogazioni presentate a proposito dell’Università per stranieri di Siena, una delle Liste civiche e l’altra di AN, riguardo alla situazione finanziaria dell’ateneo. Il Sindaco Cenni ha risposto che “i rapporti con il Rettore e con il rappresentante dell’Amministrazione Comunale nel Cda dell’Ateneo, sono costanti”.”Anche se a dicembre – ha detto Cenni – non è stato approvato il bilancio, rimandandolo a questi giorni, è stata comunque approvata la relazione triennale, un piano di sviluppo proposto dal Rettore. Questo è un’assoluta novità perché nell’Università per stranieri si era sempre proceduto sulla base del contingente”. “Per quanto riguarda questo ateneo – ha aggiunto il primo cittadino – siamo in presenza di una situazione abbastanza paradossale perché da tre anni manca il fondo strutturale da parte del Ministero, che non eroga le risorse per il pagamento degli stipendi. Così gli aumenti di stipendio gravano tutti sul bilancio e questo porta a un disavanzo, che è di circa 2 milioni di euro. Questo si unisce al fatto che non esiste riconoscimento né degli studenti stranieri né dei relativi docenti di italiano. Manca un intervento legislativo regolamentare che metta a parametro le Università, che riguardi tutto il sistema degli atenei. Queste sono delle criticità strutturali, ma ci sono anche dei punti di forza”. Cenni ha concluso che “la situazione dell’Università per Stranieri va monitorata e seguita con attenzione, ma è, per fortuna, completamente diversa da quella dell’altro ateneo”.
Le Liste civiche hanno presentato un’interrogazione in merito alla rieleggibilità di Gabriello Mancini, chiedendo chiarimenti riguardo alle iniziative che sarebbero in corso per ottenere dal governo un decreto ‘milleproroghe’. “Non mi risulta – ha risposto il sindaco – che nel decreto ‘milleproroghe’ siano contenute previsioni sulla deroga rispetto a quanto è contenuto nello statuto della Fondazione. E non mi risulta che ci siano state richieste ufficiali al Governo riguardo la necessità di inserire nel decreto milleproroghe la previsione che si potesse andare ex lege oltre due mandati”. “Mi sembra – ha proseguito Cenni – che ci sia un conflitto di competenze tra due livelli legislativi: il decreto legislativo 153, che prevede due mandati, ed una circolare Ministeriale di Tremonti, che aveva portato le Fondazioni per due anni all’esercizio di ordinaria amministrazione. E’ compito dei giuristi stabilire se una circolare ministeriale può annullare o ha la stessa forza di un decreto come il 153”. “La valutazione – ha concluso il primo cittadino – deve essere fatta dagli organi competenti in base a un giudizio, che partirà dagli atti che questo Consiglio Comunale prenderà rispetto al documento di indirizzo, che precede e accompagna l’attività di nomina ex lege da parte del sottoscritto, esaminando il mandato della Fondazione”.
Bartolini (Gruppo misto), Falorni (Liste Civiche) e Cortonesi (PD) hanno presentato tre interrogazioni, seppur diverse tra di loro, tutte riguardanti la sostituzione del dg delle Scotte Tomassini. “Siamo in presenza – ha risposto il sindaco – non di una rimozione, ma di un avvicendamento alla scadenza di un mandato. Continuo ad avere buon giudizio dell’ operato Tomassini, anche se alcuni incidenti hanno rallentato l’azione di riforma, che avviene sulla base delle indicazioni regionali, non solo sulla base del direttore generale”. “Convocheremo – ha detto Cenni – la conferenza dei sindaci e chiederemo la partecipazione dell’assessore Rossi per ribadire che il percorso di riforma delle Scotte vada avanti anche con maggiore incisività. Non bisogna solo fare riferimento alle persone che svolgono un ruolo, ma ai progetti. Ho chiesto anche al nuovo direttore di continuare i progetti e che l’eccellenza rimanga”. “Amministrare un’azienda ospedaliera universitaria – ha aggiunto il primo cittadino – è difficile e non credo che la possibilità di riformare una struttura così complessa dipenda solo dalle capacità del direttore generale. Dipende da tanti fattori e da come gli operatori si approcciano al tema primario, cioè al fatto che abbiamo ancora una organizzazione legata alle esigenze dei professionisti e poco a quelle dei pazienti. Non si organizza la sanità sui bisogni dei professionisti, ma su quelli dei malati e questo è un approccio concettuale da cambiare. “Alla Regione Toscana – ha concluso il Sindaco – chiederò due cose: che ci sia maggiore stabilità rispetto ai livelli di direzione e che nel disegnare i meccanismi di riforma della sanità venga messo al centro i malato, con le sue esigenze”.
Al termine delle interrogazioni della mattina, Federica Gioia, presidente della Commissione delle Elette, ha presentato uno spot che fa parte di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. La campagna, che partirà il 16 gennaio, è finanziata dal Comune di Siena ed è il risultato di una collaborazione tra la Commissione delle Elette e l’assessorato alle Pari Opportunità.
Nel pomeriggio il consiglio comunale è stato animato dalla discussione di una mozione sulla gestione di TRAIN SPA. E' stata anche sospesa la seduta per svolgere una breve conferenza dei capigruppo, al fine di rinviare la discussione e portare la mozione in commissione consiliare; tuttavia la maggioranza del consiglio comunale ha deciso di proseguire la discussione e dopo altri interventi, la mozione di AN è stata bocciata con 20 voti contrari e 10 favorevoli.
Per quanto concerne le interrogazioni, si è parlato principalmente dell’Università per stranieri, della rieleggibilità di Mancini a presidente della Fondazione, della sostituzione del direttore generale delle Scotte.
Due le interrogazioni presentate a proposito dell’Università per stranieri di Siena, una delle Liste civiche e l’altra di AN, riguardo alla situazione finanziaria dell’ateneo. Il Sindaco Cenni ha risposto che “i rapporti con il Rettore e con il rappresentante dell’Amministrazione Comunale nel Cda dell’Ateneo, sono costanti”.”Anche se a dicembre – ha detto Cenni – non è stato approvato il bilancio, rimandandolo a questi giorni, è stata comunque approvata la relazione triennale, un piano di sviluppo proposto dal Rettore. Questo è un’assoluta novità perché nell’Università per stranieri si era sempre proceduto sulla base del contingente”. “Per quanto riguarda questo ateneo – ha aggiunto il primo cittadino – siamo in presenza di una situazione abbastanza paradossale perché da tre anni manca il fondo strutturale da parte del Ministero, che non eroga le risorse per il pagamento degli stipendi. Così gli aumenti di stipendio gravano tutti sul bilancio e questo porta a un disavanzo, che è di circa 2 milioni di euro. Questo si unisce al fatto che non esiste riconoscimento né degli studenti stranieri né dei relativi docenti di italiano. Manca un intervento legislativo regolamentare che metta a parametro le Università, che riguardi tutto il sistema degli atenei. Queste sono delle criticità strutturali, ma ci sono anche dei punti di forza”. Cenni ha concluso che “la situazione dell’Università per Stranieri va monitorata e seguita con attenzione, ma è, per fortuna, completamente diversa da quella dell’altro ateneo”.
Le Liste civiche hanno presentato un’interrogazione in merito alla rieleggibilità di Gabriello Mancini, chiedendo chiarimenti riguardo alle iniziative che sarebbero in corso per ottenere dal governo un decreto ‘milleproroghe’. “Non mi risulta – ha risposto il sindaco – che nel decreto ‘milleproroghe’ siano contenute previsioni sulla deroga rispetto a quanto è contenuto nello statuto della Fondazione. E non mi risulta che ci siano state richieste ufficiali al Governo riguardo la necessità di inserire nel decreto milleproroghe la previsione che si potesse andare ex lege oltre due mandati”. “Mi sembra – ha proseguito Cenni – che ci sia un conflitto di competenze tra due livelli legislativi: il decreto legislativo 153, che prevede due mandati, ed una circolare Ministeriale di Tremonti, che aveva portato le Fondazioni per due anni all’esercizio di ordinaria amministrazione. E’ compito dei giuristi stabilire se una circolare ministeriale può annullare o ha la stessa forza di un decreto come il 153”. “La valutazione – ha concluso il primo cittadino – deve essere fatta dagli organi competenti in base a un giudizio, che partirà dagli atti che questo Consiglio Comunale prenderà rispetto al documento di indirizzo, che precede e accompagna l’attività di nomina ex lege da parte del sottoscritto, esaminando il mandato della Fondazione”.
Bartolini (Gruppo misto), Falorni (Liste Civiche) e Cortonesi (PD) hanno presentato tre interrogazioni, seppur diverse tra di loro, tutte riguardanti la sostituzione del dg delle Scotte Tomassini. “Siamo in presenza – ha risposto il sindaco – non di una rimozione, ma di un avvicendamento alla scadenza di un mandato. Continuo ad avere buon giudizio dell’ operato Tomassini, anche se alcuni incidenti hanno rallentato l’azione di riforma, che avviene sulla base delle indicazioni regionali, non solo sulla base del direttore generale”. “Convocheremo – ha detto Cenni – la conferenza dei sindaci e chiederemo la partecipazione dell’assessore Rossi per ribadire che il percorso di riforma delle Scotte vada avanti anche con maggiore incisività. Non bisogna solo fare riferimento alle persone che svolgono un ruolo, ma ai progetti. Ho chiesto anche al nuovo direttore di continuare i progetti e che l’eccellenza rimanga”. “Amministrare un’azienda ospedaliera universitaria – ha aggiunto il primo cittadino – è difficile e non credo che la possibilità di riformare una struttura così complessa dipenda solo dalle capacità del direttore generale. Dipende da tanti fattori e da come gli operatori si approcciano al tema primario, cioè al fatto che abbiamo ancora una organizzazione legata alle esigenze dei professionisti e poco a quelle dei pazienti. Non si organizza la sanità sui bisogni dei professionisti, ma su quelli dei malati e questo è un approccio concettuale da cambiare. “Alla Regione Toscana – ha concluso il Sindaco – chiederò due cose: che ci sia maggiore stabilità rispetto ai livelli di direzione e che nel disegnare i meccanismi di riforma della sanità venga messo al centro i malato, con le sue esigenze”.
Al termine delle interrogazioni della mattina, Federica Gioia, presidente della Commissione delle Elette, ha presentato uno spot che fa parte di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. La campagna, che partirà il 16 gennaio, è finanziata dal Comune di Siena ed è il risultato di una collaborazione tra la Commissione delle Elette e l’assessorato alle Pari Opportunità.
Nel pomeriggio il consiglio comunale è stato animato dalla discussione di una mozione sulla gestione di TRAIN SPA. E' stata anche sospesa la seduta per svolgere una breve conferenza dei capigruppo, al fine di rinviare la discussione e portare la mozione in commissione consiliare; tuttavia la maggioranza del consiglio comunale ha deciso di proseguire la discussione e dopo altri interventi, la mozione di AN è stata bocciata con 20 voti contrari e 10 favorevoli.