SIENA. Dall'Università di Siena riceviamo e pubblichiamo.
"Gentili Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori, Rappresentanti degli Studenti,
oggi il Senato accademico ha concluso la discussione dei punti all'ordine del giorno della seduta dello scorso 18 gennaio.
Tra i punti deliberati riveste un particolare significato quello relativo al compito didattico dei docenti. È stato deciso che, nel rispetto delle proprie esigenze organizzative, le singole Facoltà attuino la programmazione didattica assegnando ai professori ordinari e associati a tempo pieno un compito didattico (lezioni e laboratori nei corsi di laurea e laurea magistrale, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione)
compreso di norma fra 90 e 120 ore. Per i professori ordinari e associati a tempo definito (che hanno un impegno didattico inferiore e non usufruiscono dell'assegno di tempo pieno) tale compito didattico sarà compreso di norma tra 60 e 80 ore.
Il compito didattico complessivo dei singoli professori potrà essere completato con l’attribuzione di compiti didattici in una Facoltà diversa da quella di appartenenza.
È stato inoltre ribadito che il carico didattico di ogni professore non può comunque superare 180 ore complessive di didattica frontale.
Tale decisione fa seguito a una proposta avanzata in Senato accademico di innalzare il carico didattico del nostro personale docente, in linea con la normativa del 2005; una proposta tesa, tra l'altro, a rispondere in maniera sempre più incisiva alle difficoltà finanziarie del nostro Ateneo,
considerato tra l'altro che il Piano di risanamento prevede l'automatica riduzione di risorse finanziarie per contratti di insegnamento e supplenze.
Nella seduta odierna è stata, inoltre, riaffermata l'importanza dell'impegno dei Ricercatori universitari, degli Assistenti del ruolo ad esaurimento, dei Tecnici laureati in possesso di specifici requisiti previsti da norme, nonché dei professori incaricati stabilizzati, nello svolgimento di attività didattiche: impegno ancora più significativo perché volontario.
Il Senato ha inoltre deliberato che non verranno attribuite supplenze e contratti qualora tutti i docenti di un determinato settore scientifico disciplinare non adempiano al carico didattico sopra determinato.
Nella futura programmazione dei ruoli, così come nell’assegnazione degli assegni di ricerca si terrà anche conto, oltre alle specifiche esigenze di ricerca, del carico didattico coperto dai professori dei relativi settori scientifico disciplinari.
Desidero ringraziare il Senato accademico e il Direttore amministrativo per aver condiviso a pieno questa proposta, dando un segnale forte e significativo all'interno del nostro Ateneo e alle Istituzioni che ci sostengono nel nostro cammino di risanamento e di rilancio dell'Università di Siena.
Il Rettore
Silvano Focardi"
"Gentili Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori, Rappresentanti degli Studenti,
oggi il Senato accademico ha concluso la discussione dei punti all'ordine del giorno della seduta dello scorso 18 gennaio.
Tra i punti deliberati riveste un particolare significato quello relativo al compito didattico dei docenti. È stato deciso che, nel rispetto delle proprie esigenze organizzative, le singole Facoltà attuino la programmazione didattica assegnando ai professori ordinari e associati a tempo pieno un compito didattico (lezioni e laboratori nei corsi di laurea e laurea magistrale, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione)
compreso di norma fra 90 e 120 ore. Per i professori ordinari e associati a tempo definito (che hanno un impegno didattico inferiore e non usufruiscono dell'assegno di tempo pieno) tale compito didattico sarà compreso di norma tra 60 e 80 ore.
Il compito didattico complessivo dei singoli professori potrà essere completato con l’attribuzione di compiti didattici in una Facoltà diversa da quella di appartenenza.
È stato inoltre ribadito che il carico didattico di ogni professore non può comunque superare 180 ore complessive di didattica frontale.
Tale decisione fa seguito a una proposta avanzata in Senato accademico di innalzare il carico didattico del nostro personale docente, in linea con la normativa del 2005; una proposta tesa, tra l'altro, a rispondere in maniera sempre più incisiva alle difficoltà finanziarie del nostro Ateneo,
considerato tra l'altro che il Piano di risanamento prevede l'automatica riduzione di risorse finanziarie per contratti di insegnamento e supplenze.
Nella seduta odierna è stata, inoltre, riaffermata l'importanza dell'impegno dei Ricercatori universitari, degli Assistenti del ruolo ad esaurimento, dei Tecnici laureati in possesso di specifici requisiti previsti da norme, nonché dei professori incaricati stabilizzati, nello svolgimento di attività didattiche: impegno ancora più significativo perché volontario.
Il Senato ha inoltre deliberato che non verranno attribuite supplenze e contratti qualora tutti i docenti di un determinato settore scientifico disciplinare non adempiano al carico didattico sopra determinato.
Nella futura programmazione dei ruoli, così come nell’assegnazione degli assegni di ricerca si terrà anche conto, oltre alle specifiche esigenze di ricerca, del carico didattico coperto dai professori dei relativi settori scientifico disciplinari.
Desidero ringraziare il Senato accademico e il Direttore amministrativo per aver condiviso a pieno questa proposta, dando un segnale forte e significativo all'interno del nostro Ateneo e alle Istituzioni che ci sostengono nel nostro cammino di risanamento e di rilancio dell'Università di Siena.
Il Rettore
Silvano Focardi"