
SIENA. "L'Università di Siena sta conducendo da quasi due anni una dolorosa battaglia per la propria salvezza, che ha significato prima di tutto fare chiarezza al proprio interno per capire come agire per salvaguardare non solo il presente ma anche il futuro dell'Ateneo. E' stato analizzato ogni aspetto contabile e gestionale: l'abbiamo fatto con le nostre forze, ma abbiamo voluto far ricorso contemporaneamente anche a tecnici esterni per la certezza della verifica.
Dopo un lungo e difficile percorso, la contabilità dell'Ateneo è sotto controllo, veritiera e corretta. E' per questo che, pur comprendendo il facile sospetto che viene provocato e avallato dalla nostra storia recente, dico che il perseverare con un atteggiamento di sfiducia non motivata non potrà che portare effetti pesantemente negativi sull'Ateneo.
Siamo consapevoli che siamo solo all'inizio di un cambiamento radicale che dovrà poter contare sulla condivisione delle strategie e delle azioni per avere successo. Per questo, dopo quanto pubblicato dalla stampa questa mattina, ho voluto precisare quali sono i termini della situazione".
E' questo il messaggio del rettore Silvano Focardi – impossibilitato per impegni istituzionali a presenziare alla conferenza stampa indetta in Rettorato questo pomeriggio – letto ai giornalisti dal direttore amministrativo Antonio Davide Barretta.
«Il presunto "giallo contabile", come ha riferito la stampa locale – ha precisato Barretta – è un'espressione assolutamente non riferibile alla situazione attuale della gestione finanziaria dell'Università di Siena. La discussione che si è tenuta nella seduta consigliare di ieri ha riguardato rilievi contabili fatti dai revisori dei conti. A questo proposito ribadisco che l'iter amministrativo seguito dall'Ateneo riguardante la spesa di 1 milione di Euro per lavori di ristrutturazione del palazzo San Niccolò è
preciso e corretto. Come è agli atti contabili, infatti, l'iscrizione nei residui passivi di tale spesa è avvenuta regolarmente dopo delibera del Cda del 22 giugno 2009, successivamente al collaudo dei lavori eseguiti. Il precedente documento del 30 marzo 2009, contenente il riaccertamento dei residui attivi e passivi, non avrebbe potuto registrare la spesa, in quanto a quel momento l'Ateneo non era ancora in possesso della documentazione adeguata per l'iscrizione contabile della cifra, non essendo completato l'iter amministrativo in tal senso.
Stupisce dunque, che a distanza di 10 mesi venga eccepito un rilievo di fronte a un debito inserito regolarmente nella contabilità. 'Amministrazione dell'Università di Siena non sta nascondendo nulla, ma occorre capire bene ciò di cui stiamo parlando. Il "piano di azioni tendenti al risanamento" approvato a maggioranza dal Cda la settimana scorsa è un documento contabile che si concentra sullo squilibrio strutturale, cioè sul
disavanzo di competenza, che è cosa ben diversa dal disavanzo di amministrazione. Il calcolo di quest'ultimo avverrà attraverso il conto consuntivo, per il quale è in corso il riaccertamento dei residui attivi e passivi. E' pertanto facilmente comprensibile da chi conosce le tecniche della gestione finanziaria che in questo momento non ha senso sovrapporre dati che non sono confrontabili.
Per quanto riguarda i costi del personale, il piano per il risanamento è strutturato secondo una logica di elisione di alcune voci di uscita ma anche di alcune voci di entrata che finiscono con il compensarsi. Ciò spiega perché, come ribadito più volte, il valore della posta "stipendi" del conto consuntivo e del bilancio di previsione non è confrontabile con quello del Piano per il risanamento.
Voglio concludere dicendo che auspico che non vi siano fraintendimenti rispetto a quello che è l'attuale agire dell'Amministrazione dell'Università di Siena, condotto non solo all'insegna della correttezza e della chiarezza, ma anche della trasparenza. Chiunque abbia la titolarità per farlo, potrà chiedere informazioni e verificare concretamente".
Intanto questa mattina ad Arezzo il Rettore Focardi ha ribadito il proprio impegno e quello del Direttore amministrativo per risolvere i problemi relativi al finanziamento dei corsi di studio delle facoltà di Economia, Scienze matematiche, fisiche e naturali e Ingegneria. "L'Ateneo – ha detto il Rettore – in occasione della elaborazione del conto consuntivo, farà tutto il possibile per destinare fondi per le attività di didattica nelle sedi decentrate, ma sarà fondamentale l'aiuto e l'appoggio degli Enti territoriali".
Nel frattempo è stata fissata la seduta del Cda del Polo Universitario Aretino per il 27 aprile prossimo, quando si terrà anche l'assemblea dei soci.
Dopo un lungo e difficile percorso, la contabilità dell'Ateneo è sotto controllo, veritiera e corretta. E' per questo che, pur comprendendo il facile sospetto che viene provocato e avallato dalla nostra storia recente, dico che il perseverare con un atteggiamento di sfiducia non motivata non potrà che portare effetti pesantemente negativi sull'Ateneo.
Siamo consapevoli che siamo solo all'inizio di un cambiamento radicale che dovrà poter contare sulla condivisione delle strategie e delle azioni per avere successo. Per questo, dopo quanto pubblicato dalla stampa questa mattina, ho voluto precisare quali sono i termini della situazione".
E' questo il messaggio del rettore Silvano Focardi – impossibilitato per impegni istituzionali a presenziare alla conferenza stampa indetta in Rettorato questo pomeriggio – letto ai giornalisti dal direttore amministrativo Antonio Davide Barretta.
«Il presunto "giallo contabile", come ha riferito la stampa locale – ha precisato Barretta – è un'espressione assolutamente non riferibile alla situazione attuale della gestione finanziaria dell'Università di Siena. La discussione che si è tenuta nella seduta consigliare di ieri ha riguardato rilievi contabili fatti dai revisori dei conti. A questo proposito ribadisco che l'iter amministrativo seguito dall'Ateneo riguardante la spesa di 1 milione di Euro per lavori di ristrutturazione del palazzo San Niccolò è
preciso e corretto. Come è agli atti contabili, infatti, l'iscrizione nei residui passivi di tale spesa è avvenuta regolarmente dopo delibera del Cda del 22 giugno 2009, successivamente al collaudo dei lavori eseguiti. Il precedente documento del 30 marzo 2009, contenente il riaccertamento dei residui attivi e passivi, non avrebbe potuto registrare la spesa, in quanto a quel momento l'Ateneo non era ancora in possesso della documentazione adeguata per l'iscrizione contabile della cifra, non essendo completato l'iter amministrativo in tal senso.
Stupisce dunque, che a distanza di 10 mesi venga eccepito un rilievo di fronte a un debito inserito regolarmente nella contabilità. 'Amministrazione dell'Università di Siena non sta nascondendo nulla, ma occorre capire bene ciò di cui stiamo parlando. Il "piano di azioni tendenti al risanamento" approvato a maggioranza dal Cda la settimana scorsa è un documento contabile che si concentra sullo squilibrio strutturale, cioè sul
disavanzo di competenza, che è cosa ben diversa dal disavanzo di amministrazione. Il calcolo di quest'ultimo avverrà attraverso il conto consuntivo, per il quale è in corso il riaccertamento dei residui attivi e passivi. E' pertanto facilmente comprensibile da chi conosce le tecniche della gestione finanziaria che in questo momento non ha senso sovrapporre dati che non sono confrontabili.
Per quanto riguarda i costi del personale, il piano per il risanamento è strutturato secondo una logica di elisione di alcune voci di uscita ma anche di alcune voci di entrata che finiscono con il compensarsi. Ciò spiega perché, come ribadito più volte, il valore della posta "stipendi" del conto consuntivo e del bilancio di previsione non è confrontabile con quello del Piano per il risanamento.
Voglio concludere dicendo che auspico che non vi siano fraintendimenti rispetto a quello che è l'attuale agire dell'Amministrazione dell'Università di Siena, condotto non solo all'insegna della correttezza e della chiarezza, ma anche della trasparenza. Chiunque abbia la titolarità per farlo, potrà chiedere informazioni e verificare concretamente".
Intanto questa mattina ad Arezzo il Rettore Focardi ha ribadito il proprio impegno e quello del Direttore amministrativo per risolvere i problemi relativi al finanziamento dei corsi di studio delle facoltà di Economia, Scienze matematiche, fisiche e naturali e Ingegneria. "L'Ateneo – ha detto il Rettore – in occasione della elaborazione del conto consuntivo, farà tutto il possibile per destinare fondi per le attività di didattica nelle sedi decentrate, ma sarà fondamentale l'aiuto e l'appoggio degli Enti territoriali".
Nel frattempo è stata fissata la seduta del Cda del Polo Universitario Aretino per il 27 aprile prossimo, quando si terrà anche l'assemblea dei soci.