SIENA.Gli studenti dell'Onda senese hanno manifestato il loro dissenso nei confronti degli arresti avvenuti stamattina (6 luglio), entrando nel rettorato ed appendendo uno striscione con la scritta “Liberi tutti”. Il Rettore ha autorizzato l'azione, che si aggiunge alle altre compiute in queste ore in tutta Italia. Qui di seguito il loro comunicato.
"Comunichiamo a questo Ateneo la nostra indignazione, la nostra rabbia per ciò che è avvenuto stamani, per i 21 arresti, per la repressione che si abbatte ancora sulle nostre teste.
Non è un caso, a prescindere dal giudizio politico su questo, che gli arresti avvengano il giorno prima dell'inizio delle manifestazioni no g8 in Italia.
Questo g8 per noi segna un punto di non ritorno, l'ennesima volta in cui il diritto dei potenti viola il diritto degli innocenti, di coloro che alla ritualità dei grandi summit ed alle spese inutili, preferirebbero la ricostruzione fattiva, quella concreta.
L'onda non si arresta: lo ribadiamo ad alcuni mesi di distanza, perchè quel movimento positivo di liberazione dei saperi ha dimostrato sulla propria cresta di saper mettere in crisi questo sistema.
Questo sistema di pensiero che parla di innovazione e ricerca e la distrugge nei fatti, come ha fatto nell'inutile g8 university summit, come farà in questo vuoto g8 di questo inizio luglio: la crisi economica che lo ha colpito forse non è bastata a spiegare che a crollare è stato il sistema della precarietà, dell'assenza di reddito, del disinvestimento nella formazione pubblica.
Comunichiamo al Rettore del nostro Ateneo, alla nostra cittadinanza, a questa città che questa repressione non ci fermerà".
(foto di repertorio)
"Comunichiamo a questo Ateneo la nostra indignazione, la nostra rabbia per ciò che è avvenuto stamani, per i 21 arresti, per la repressione che si abbatte ancora sulle nostre teste.
Non è un caso, a prescindere dal giudizio politico su questo, che gli arresti avvengano il giorno prima dell'inizio delle manifestazioni no g8 in Italia.
Questo g8 per noi segna un punto di non ritorno, l'ennesima volta in cui il diritto dei potenti viola il diritto degli innocenti, di coloro che alla ritualità dei grandi summit ed alle spese inutili, preferirebbero la ricostruzione fattiva, quella concreta.
L'onda non si arresta: lo ribadiamo ad alcuni mesi di distanza, perchè quel movimento positivo di liberazione dei saperi ha dimostrato sulla propria cresta di saper mettere in crisi questo sistema.
Questo sistema di pensiero che parla di innovazione e ricerca e la distrugge nei fatti, come ha fatto nell'inutile g8 university summit, come farà in questo vuoto g8 di questo inizio luglio: la crisi economica che lo ha colpito forse non è bastata a spiegare che a crollare è stato il sistema della precarietà, dell'assenza di reddito, del disinvestimento nella formazione pubblica.
Comunichiamo al Rettore del nostro Ateneo, alla nostra cittadinanza, a questa città che questa repressione non ci fermerà".
(foto di repertorio)