di Alessandra Siotto
SIENA. “Con le norme recentemente approvate l’Università passa da un regime di libero accesso ad un numero chiuso di fatto; questo è un cambiamento storico: l’Università diventa di élite, riservata a pochi”. Così Francesca Giuli, rappresentante dell’Unione degli Studenti, ha espresso la posizione del sindacato studentesco nella conferenza stampa di questa mattina (11 maggio). L’Udu, infatti, sta portando avanti una protesta contro le linee guida di Ateneo sulla didattica, approvate dal Senato il 4 maggio, che comportano cambiamenti nella carriera degli studenti. “L’iter di approvazione – ha spiegato Francesca – non è ancora terminato: adesso le linee guida dovranno passare per i singoli comitati della didattica, che potranno decidere autonomamente come applicarle nelle varie Facoltà”.
Le linee guida sono necessarie per adeguare dal punto di vista normativo gli ordinamenti dei corsi di Laurea alla legge 270 del 2004, meglio conosciuta come riforma Moratti-Mussi. La 270 prevede che vengano verificati i requisiti di accesso alle lauree specialistiche e il Senato Accademico dell’Università di Siena ha deciso che venga istituito un test di accesso per coloro che non raggiungono una votazione di laurea triennale pari a 95/110 o non hanno la media del 26 in un pacchetto di 40 crediti di esami caratterizzanti. Secondo l’Udu senese l’Ateneo cittadino “ha applicato criteri particolarmente restrittivi, che potrebbero far diminuire il numero delle iscrizioni a Siena”. “Infatti – spiega Francesca – i principali Atenei, come Roma, Firenze, Padova e Bologna, non hanno adottato le stesse misure di Siena: il test di accesso alla specialistica è previsto solo da pochi corsi di laurea. Alcune Università, invece del test, utilizzano un colloquio o la valutazione del curriculum per selezionare l’accesso”.
“Inoltre – ha proseguito la rappresentante dell’Udu – le Università che hanno applicato la 270, introducendo requisiti di accesso alle specialistiche, hanno previsto una sanatoria per gli studenti già iscritti. Mentre a Siena tali norme, già valide dal prossimo anno accademico, varranno non solo per i neo-immatricolati, ma anche per gli studenti già iscritti. La legge 509 del 1999, quella che ha istituito il ‘3+2’, prevedeva che l’unico requisito necessario per accedere alla specialistica, fosse quello di aver conseguito la laurea triennale; mentre dal prossimo anno, applicando la 270, non sarà più così. Tutti gli studenti iscritti fino ad oggi con la 509 si vedono cambiare i requisiti e le condizioni in corso d’opera. Sull’applicazione retroattiva della norma ci sono gli estremi per presentare un ricorso al TAR”.
Un altro punto contestato dall’Udu è l’istituzione di un test di accesso per tutte le triennali a pagamento, con un costo fissato a 30 euro. “Secondo noi – ha detto Francesca Giuli – questo è un modo per portare denaro nelle casse dell’Università. Le tasse non possono essere aumentate perché per legge non devono superare il 20 % del finanziamento ordinario e noi siamo già al limite, il test è un modo per far soldi".
Inoltre il termine per l'iscrizione alle specialistiche verrà anticipato da aprile a dicembre, riducendo il tempo a disposizione degli studenti per completare gli esami e scrivere la tesi. “In questo modo – ha spiegato la rappresentante del sindacato studentesco – gli studenti saranno costretti a pagare più tasse universitarie e questo colpisce soprattutto i borsisti che rischiano di perdere la borsa di studio e in qualche caso saranno costretti a terminare gli studi con la triennale, laddove le famiglie non possano mantenerli”.
“Infine – ha detto Francesca – il nuovo regolamento didattico di Ateneo prevede che non sia più possibile rifiutare il voto assegnato dal docente in sede d'esame. E’ un modo per sveltire le carriere, aumentando il numero dei laureati a scapito della qualità. Questo è uno dei numerosi punti contenuti nella Carta dei diritti degli studenti e delle studentesse. La carta è nazionale, in alcuni Atenei è già stata recepita, a Siena ancora no. Stiamo lavorando affinché venga riconosciuta e vengano applicati i diritti contenuti”.
“Quello che temevamo – ha affermato la rappresentante dell’Udu – nei mesi della protesta sta avvenendo nei fatti, anche senza applicare il famigerato decreto 133. Il privato è già entrato nelle Università portando le sue logiche. Anche il nuovo cda del nostro Ateneo sarà composto da 7 membri, di cui 3 esterni e ci sarà un unico rappresentante degli studenti”.
Per dare informazioni agli studenti sulle nuove normative e quant’altro, l’Udu senese ha attivato uno sportello sindacale aperto presso la propria sede in via Cecco Angiolieri 51 ogni martedì dalle 15 alle 19.
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Le linee guida sono necessarie per adeguare dal punto di vista normativo gli ordinamenti dei corsi di Laurea alla legge 270 del 2004, meglio conosciuta come riforma Moratti-Mussi. La 270 prevede che vengano verificati i requisiti di accesso alle lauree specialistiche e il Senato Accademico dell’Università di Siena ha deciso che venga istituito un test di accesso per coloro che non raggiungono una votazione di laurea triennale pari a 95/110 o non hanno la media del 26 in un pacchetto di 40 crediti di esami caratterizzanti. Secondo l’Udu senese l’Ateneo cittadino “ha applicato criteri particolarmente restrittivi, che potrebbero far diminuire il numero delle iscrizioni a Siena”. “Infatti – spiega Francesca – i principali Atenei, come Roma, Firenze, Padova e Bologna, non hanno adottato le stesse misure di Siena: il test di accesso alla specialistica è previsto solo da pochi corsi di laurea. Alcune Università, invece del test, utilizzano un colloquio o la valutazione del curriculum per selezionare l’accesso”.
“Inoltre – ha proseguito la rappresentante dell’Udu – le Università che hanno applicato la 270, introducendo requisiti di accesso alle specialistiche, hanno previsto una sanatoria per gli studenti già iscritti. Mentre a Siena tali norme, già valide dal prossimo anno accademico, varranno non solo per i neo-immatricolati, ma anche per gli studenti già iscritti. La legge 509 del 1999, quella che ha istituito il ‘3+2’, prevedeva che l’unico requisito necessario per accedere alla specialistica, fosse quello di aver conseguito la laurea triennale; mentre dal prossimo anno, applicando la 270, non sarà più così. Tutti gli studenti iscritti fino ad oggi con la 509 si vedono cambiare i requisiti e le condizioni in corso d’opera. Sull’applicazione retroattiva della norma ci sono gli estremi per presentare un ricorso al TAR”.
Un altro punto contestato dall’Udu è l’istituzione di un test di accesso per tutte le triennali a pagamento, con un costo fissato a 30 euro. “Secondo noi – ha detto Francesca Giuli – questo è un modo per portare denaro nelle casse dell’Università. Le tasse non possono essere aumentate perché per legge non devono superare il 20 % del finanziamento ordinario e noi siamo già al limite, il test è un modo per far soldi".
Inoltre il termine per l'iscrizione alle specialistiche verrà anticipato da aprile a dicembre, riducendo il tempo a disposizione degli studenti per completare gli esami e scrivere la tesi. “In questo modo – ha spiegato la rappresentante del sindacato studentesco – gli studenti saranno costretti a pagare più tasse universitarie e questo colpisce soprattutto i borsisti che rischiano di perdere la borsa di studio e in qualche caso saranno costretti a terminare gli studi con la triennale, laddove le famiglie non possano mantenerli”.
“Infine – ha detto Francesca – il nuovo regolamento didattico di Ateneo prevede che non sia più possibile rifiutare il voto assegnato dal docente in sede d'esame. E’ un modo per sveltire le carriere, aumentando il numero dei laureati a scapito della qualità. Questo è uno dei numerosi punti contenuti nella Carta dei diritti degli studenti e delle studentesse. La carta è nazionale, in alcuni Atenei è già stata recepita, a Siena ancora no. Stiamo lavorando affinché venga riconosciuta e vengano applicati i diritti contenuti”.
“Quello che temevamo – ha affermato la rappresentante dell’Udu – nei mesi della protesta sta avvenendo nei fatti, anche senza applicare il famigerato decreto 133. Il privato è già entrato nelle Università portando le sue logiche. Anche il nuovo cda del nostro Ateneo sarà composto da 7 membri, di cui 3 esterni e ci sarà un unico rappresentante degli studenti”.
Per dare informazioni agli studenti sulle nuove normative e quant’altro, l’Udu senese ha attivato uno sportello sindacale aperto presso la propria sede in via Cecco Angiolieri 51 ogni martedì dalle 15 alle 19.
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