SIENA. Brutte notizie da Firenze. Se qualcunosi attendeva un segnale di apertura per l'acquisto di immobili da parte della Regione Toscana, deve trovare altre soluzioni. Infatti, Federico Gelli, vicepresidente del Consiglio regionale ha dichiarato: ""Il governo regionale non ha al momento assunto alcuna decisione formale di intervento; le diverse ipotesi rappresentate nelle interrogazioni al momento rimangono ipotesi", E' stata questa la risposta a due distinte interrogazioni in merito all'acquisto di immobili di proprietà delle Università di Siena e di Firenze da parte della Regione Toscana per fare fronte alle difficoltà finanziarie dei due atenei. L'interrogazione sull'Università di Siena era stata presentata dalle consigliere Giuliana Baudone (An-Pdl) e Stefania Fuscagni (FI-Pdl);
Gelli ha auspicato "una nuova governance" del rapporto tra Università, enti locali e Regione, per superare la fase della crisi e per non disperdere il patrimonio culturale e di contributo alla ricerca che le università toscane rappresentano".
Sempre in tema di università, nello specifico quella di Siena, il Consiglio regionale ha respinto una mozione "in merito alla grave situazione finanziaria dell'ateneo e alle connesse responsabilità" presentata dai consiglieri Alberto Magnolfi, Stefania Fuscagni e Angelo Pollina, di FI-Pdl, e Roberto Benedetti e Giuliana Baudone, di An-Pdl e con la quale si intendeva impegnare il presidente della Giunta a monitorare gli sviluppi della situazione, a riferire tempestivamente al Consiglio regionale le novità che dovessero emergere e subordinare qualsiasi intervento finanziario all'accertamento delle responsabilità del deficit.
Nella replica alla risposta di Gelli, la consigliera Fuscagni ha sottolineato che "gli aiuti vanno concessi ai punti di eccellenza e di produttività" che ci sono "e non vanno invece dispersi nei buchi prodotti per responsabilità che non vengono rese note".
Il consigliere Carraresi si è detto "stupito" dal fatto che non ci sia alcun intervento della Regione: "O non si è deciso o non si intende acquistare. Il problema è che i tempi per intervenire sono stretti e non vorrei trovarmi di fronte a sorprese dell'ultimo momento come già è successo in passato per altre vicende".
Gelli ha auspicato "una nuova governance" del rapporto tra Università, enti locali e Regione, per superare la fase della crisi e per non disperdere il patrimonio culturale e di contributo alla ricerca che le università toscane rappresentano".
Sempre in tema di università, nello specifico quella di Siena, il Consiglio regionale ha respinto una mozione "in merito alla grave situazione finanziaria dell'ateneo e alle connesse responsabilità" presentata dai consiglieri Alberto Magnolfi, Stefania Fuscagni e Angelo Pollina, di FI-Pdl, e Roberto Benedetti e Giuliana Baudone, di An-Pdl e con la quale si intendeva impegnare il presidente della Giunta a monitorare gli sviluppi della situazione, a riferire tempestivamente al Consiglio regionale le novità che dovessero emergere e subordinare qualsiasi intervento finanziario all'accertamento delle responsabilità del deficit.
Nella replica alla risposta di Gelli, la consigliera Fuscagni ha sottolineato che "gli aiuti vanno concessi ai punti di eccellenza e di produttività" che ci sono "e non vanno invece dispersi nei buchi prodotti per responsabilità che non vengono rese note".
Il consigliere Carraresi si è detto "stupito" dal fatto che non ci sia alcun intervento della Regione: "O non si è deciso o non si intende acquistare. Il problema è che i tempi per intervenire sono stretti e non vorrei trovarmi di fronte a sorprese dell'ultimo momento come già è successo in passato per altre vicende".