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SIENA. All'Università continuano i lavori di accertamento amministrativo per stabilire le cause e le responsabilità soggettive e oggettive che negli ultimi anni hanno condotto l'Ateneo alla grave situazione finanziaria. Dopo un'accurata, puntuale ricognizione, l'esame degli atti e della poderosa documentazione di riferimento, nella giornata di oggi (2 marzo) la commissione tecnica di indagine amministrativa ha ascoltato i vertici e alcuni responsabili della passata e della presente Amministrazione, oltre ad alcuni rappresentanti all'interno del Consiglio di amministrazione dell'Ateneo, che hanno fornito elementi necessari alla Commissione per accertare e valutare i fatti.
Fanno parte della commissione tecnica di indagine, nominati attraverso lo stesso decreto rettorale di istituzione, il professor Bernardo Giorgio Mattarella, professore ordinario di diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Siena, docente presso la Scuola superiore della Pubblica amministrazione, il professor Antonio Barretta, associato di Economia aziendale presso la facoltà di Economia dell'Università di Siena, l'avvocato Gaetano Prudente, responsabile dell'avvocatura interna dell'Università di Bari, l'avvocato Ilaria D'Amelio, dipendente dell'Università di Siena, con funzioni di segretaria verbalizzante.
Come stabilito dal decreto di istituzione del gennaio scorso, la commissione è dotata di ampio potere istruttorio amministrativo, sia in ordine all'acquisizione documentale che probatoria, con facoltà, più in generale, di compiere tutta l'attività necessaria alle finalità per cui è stata costituita. Al termine dell'indagine predisporrà una relazione finale, diretta al Rettore e al Direttore amministrativo, che dovrà evidenziare con completezza l'analisi delle cause che hanno concorso a provocare la crisi finanziaria in corso di accertamento da parte della direzione amministrativa, nonché i fatti e le responsabilità amministrative individuali eventualmente emerse, con riserva di adottare ulteriori ed eventuali provvedimenti di carattere amministrativo, conseguenti all'esito dell'eventuale accertamento delle responsabilità oggetto di indagine, restando tale indagine circoscritta agli aspetti di competenza dell'Amministrazione, nel rispetto degli eventuali sviluppi dell'indagine penale e contabile in corso da parte delle competenti Procure della Repubblica e della Corte dei Conti.
"L'istituzione della commissione – ha dichiarato il direttore amministrativo Miccolis – è stata un atto doveroso per l'approfondimento dell'accertamento amministrativo. I tecnici che stanno lavorando al suo interno hanno primariamente il compito di condurre un'analisi oggettiva; sono esperti di materie tecnico-giuridiche, a cui sono stati affidati anche compiti di carattere propulsivo e propositivo. Le audizioni interne di oggi sono un passaggio obbligato e fondamentale per giungere a quella chiarezza che dobbiamo agli studenti e ai lavoratori di questo Ateneo, ai cittadini, all'intero Paese: chiarezza che ci permetterà di arrivare al fondo di un ciclo amministrativo che si è concluso negativamente, per aprirne uno nuovo, all'insegna della corretta gestione e della virtuosità degli atti, per restituire all'Università di Siena la reputazione positiva che si è costruita in otto secoli della sua esistenza. Mi preme ricordare – ha concluso Miccolis – che gli esiti dei lavori della commissione interna di indagine costituiranno uno dei tasselli conclusivi per la ricognizione finale della situazione debitoria, la cui documentazione renderemo pubblica entro la fine di questo mese".
Fanno parte della commissione tecnica di indagine, nominati attraverso lo stesso decreto rettorale di istituzione, il professor Bernardo Giorgio Mattarella, professore ordinario di diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Siena, docente presso la Scuola superiore della Pubblica amministrazione, il professor Antonio Barretta, associato di Economia aziendale presso la facoltà di Economia dell'Università di Siena, l'avvocato Gaetano Prudente, responsabile dell'avvocatura interna dell'Università di Bari, l'avvocato Ilaria D'Amelio, dipendente dell'Università di Siena, con funzioni di segretaria verbalizzante.
Come stabilito dal decreto di istituzione del gennaio scorso, la commissione è dotata di ampio potere istruttorio amministrativo, sia in ordine all'acquisizione documentale che probatoria, con facoltà, più in generale, di compiere tutta l'attività necessaria alle finalità per cui è stata costituita. Al termine dell'indagine predisporrà una relazione finale, diretta al Rettore e al Direttore amministrativo, che dovrà evidenziare con completezza l'analisi delle cause che hanno concorso a provocare la crisi finanziaria in corso di accertamento da parte della direzione amministrativa, nonché i fatti e le responsabilità amministrative individuali eventualmente emerse, con riserva di adottare ulteriori ed eventuali provvedimenti di carattere amministrativo, conseguenti all'esito dell'eventuale accertamento delle responsabilità oggetto di indagine, restando tale indagine circoscritta agli aspetti di competenza dell'Amministrazione, nel rispetto degli eventuali sviluppi dell'indagine penale e contabile in corso da parte delle competenti Procure della Repubblica e della Corte dei Conti.
"L'istituzione della commissione – ha dichiarato il direttore amministrativo Miccolis – è stata un atto doveroso per l'approfondimento dell'accertamento amministrativo. I tecnici che stanno lavorando al suo interno hanno primariamente il compito di condurre un'analisi oggettiva; sono esperti di materie tecnico-giuridiche, a cui sono stati affidati anche compiti di carattere propulsivo e propositivo. Le audizioni interne di oggi sono un passaggio obbligato e fondamentale per giungere a quella chiarezza che dobbiamo agli studenti e ai lavoratori di questo Ateneo, ai cittadini, all'intero Paese: chiarezza che ci permetterà di arrivare al fondo di un ciclo amministrativo che si è concluso negativamente, per aprirne uno nuovo, all'insegna della corretta gestione e della virtuosità degli atti, per restituire all'Università di Siena la reputazione positiva che si è costruita in otto secoli della sua esistenza. Mi preme ricordare – ha concluso Miccolis – che gli esiti dei lavori della commissione interna di indagine costituiranno uno dei tasselli conclusivi per la ricognizione finale della situazione debitoria, la cui documentazione renderemo pubblica entro la fine di questo mese".