I dati dell'ultimo bilancio paiono non confermare le affermazioni del rettore. Il consigliere di Impegno per Siena vuole vederci chiaro
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SIENA. Il consigliere Marco Falorni, capogruppo di Impegno per Siena, ha presentato una interrogazione al sindaco in merito all’Università degli studi di Siena. Qui di seguito eccone il testo.
Premesso:
– Che il Comune di Siena, per evidenti motivi, è legittimamente interessato al buon andamento dell’Università degli Studi di Siena;
– Che a conferma di ciò, nel Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo siede anche un membro esterno in rappresentanza degli Enti Locali Territoriali, Comune e Provincia di Siena (cfr. Statuto dell’Università di Siena, art. 31, par. 1, lett. E);
– Che il Magnifico Rettore dell’Università ha dichiarato alla stampa (cfr. Corriere di Siena del 27 febbraio 2014), a proposito della crisi finanziaria dell’Ateneo: “Sicuramente abbiamo superato la fase più acuta, quindi stiamo uscendo dalla crisi”;
Preso nota:
– Che l’Università di Siena, rispetto al’anno accademico precedente, avrebbe perso (cfr. Corriere Fiorentino del 20 febbraio 2014) il 14 per cento delle iscrizioni, pari a 2.317 studenti);
– Che dal bilancio di previsione 2014 dell’Università, approvato, come si legge sul sito internet dell’Ateneo, dal Consiglio di Amministrazione in data 20 dicembre 2013, con 7 voti favorevoli su 11, emerge una perdita prevista di circa 19 milioni di euro;
– Che il Collegio dei Revisori dei Conti dell’Università, in data 16 dicembre 2013, aveva espresso parere contrario all’approvazione, da parte del Cda, dello stesso bilancio di previsione 2014;
si chiede al Sig. Sindaco
Se i dati sopra indicati corrispondono a verità, ed in questo caso:
– Come valuta la situazione finanziaria dell’Università degli Studi di Siena e se pensa o meno che il percorso di risanamento più volte annunciato sia in vista della sua positiva conclusione;
– Se pensa o meno che sarebbe utile invitare il Magnifico Rettore, unitamente al membro esterno del Cda rappresentante del Territorio ad un incontro, sulla situazione dell’Ateneo, con il Consiglio Comunale, o almeno con la Conferenza dei Capigruppo.