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È tornato a riunirsi il tavolo interistituzionale senese per far fronte alla crisi dell’Ateneo. Le istituzioni riunite questo pomeriggio (18 novembre), assieme ai sindacati hanno inviato un telegramma al Ministero dell’Istruzione chiedendo urgentemente un incontro per comprendere come intendono muoversi riguardo al Piano di Risanamento presentato. Dalle istituzioni cittadine è uscito un invito esplicito al governo per impegnarsi nel salvataggio dell’Università di Siena.
“Naturalmente l’attenzione in questo momento è forte per la sorte della nostra Università e dei tanti lavoratori che sentono il proprio posto a rischio – hanno affermato il sindaco di Siena Maurizio Cenni ed il presidente della Provincia Simone Bezzini – E’ sì necessario che si dia seguito alle istituzioni cittadine per farsi avanti e proporre l’unica via d’uscita, ma a questo punto è indispensabile che il Governo faccia la propria parte e risponda alle nostre richieste, illustrandoci come pensano di agire i ministeri competenti. L’Ateneo senese – dicono ancora Cenni e Bezzini – non è soltanto una grande risorsa per la città, ma un luogo di ricerca e formazione tra i migliori e più antichi del nostro Paese”.
Ricordando la mozione di maggioranza recentemente approvata dal Consiglio comunale di Siena, al Governo viene richiesto un intervento economico urgente e straordinario di cento milioni di euro da aggiungere al fondo di finanziamento ordinario. Soprattutto viene chiesto che venga data urgentemente l’autorizzazione all’Ateneo senese per la stipula del contratto di finanziamento con la banca Monte dei Paschi, al fine di scongiurare una nuova crisi di liquidità che potrebbe compromettere il pagamento di stipendi e fornitori ed indirettamente incidere negativamente sulla continuità e sulla qualità dell’offerta didattica e della ricerca scientifica.
“Fino ad oggi – concludono Cenni e Bezzini – l’impegno delle istituzioni senesi è stato fondamentale grazie anche al coinvolgimento della Regione Toscana, che ha già assicurato un aiuto finanziario per i prossimi anni e che ha avviato il percorso per l’acquisizione dell’Ospedale Santa Maria delle Scotte, al fine di reperire risorse decisive per l'attuazione del Piano di Risanamento. Accanto alle nostre azioni ed alle proposte che continuiamo a mettere in campo però non è più rinviabile un intervento diretto e franco da parte del Governo che consenta di agire strutturalmente sulla situazione dell’ateneo”.
“Naturalmente l’attenzione in questo momento è forte per la sorte della nostra Università e dei tanti lavoratori che sentono il proprio posto a rischio – hanno affermato il sindaco di Siena Maurizio Cenni ed il presidente della Provincia Simone Bezzini – E’ sì necessario che si dia seguito alle istituzioni cittadine per farsi avanti e proporre l’unica via d’uscita, ma a questo punto è indispensabile che il Governo faccia la propria parte e risponda alle nostre richieste, illustrandoci come pensano di agire i ministeri competenti. L’Ateneo senese – dicono ancora Cenni e Bezzini – non è soltanto una grande risorsa per la città, ma un luogo di ricerca e formazione tra i migliori e più antichi del nostro Paese”.
Ricordando la mozione di maggioranza recentemente approvata dal Consiglio comunale di Siena, al Governo viene richiesto un intervento economico urgente e straordinario di cento milioni di euro da aggiungere al fondo di finanziamento ordinario. Soprattutto viene chiesto che venga data urgentemente l’autorizzazione all’Ateneo senese per la stipula del contratto di finanziamento con la banca Monte dei Paschi, al fine di scongiurare una nuova crisi di liquidità che potrebbe compromettere il pagamento di stipendi e fornitori ed indirettamente incidere negativamente sulla continuità e sulla qualità dell’offerta didattica e della ricerca scientifica.
“Fino ad oggi – concludono Cenni e Bezzini – l’impegno delle istituzioni senesi è stato fondamentale grazie anche al coinvolgimento della Regione Toscana, che ha già assicurato un aiuto finanziario per i prossimi anni e che ha avviato il percorso per l’acquisizione dell’Ospedale Santa Maria delle Scotte, al fine di reperire risorse decisive per l'attuazione del Piano di Risanamento. Accanto alle nostre azioni ed alle proposte che continuiamo a mettere in campo però non è più rinviabile un intervento diretto e franco da parte del Governo che consenta di agire strutturalmente sulla situazione dell’ateneo”.