di Augusto Mattioli
SIENA. E’ di “soli” 84 milioni e 515.582,18 euro il debito complessivo dell’università di Siena alla data del 16 marzo scorso. L’importo che è emerso dal piano di riaccertamento dei residui passivi e attività riguardante l’esercizio finanziario del 2008 e precedenti e approvato oggi dal consiglio d’amministrazione dell’ateneo all’unanimità, è stato reso noto questo pomeriggio dal rettore dell’ateneo Silvano Focardi e dal direttore amministrativo Emilio Miccolis. Un importo che comprende anche il debito con l’Inpdap al quale non erano stati pagati negli anni scorsi i contributi previdenziali dei dipendenti rinegoziato qualche settimana fa. Al 31 dicembre del 2008 il debito ammontava a circa 140 milioni.
Il calo dei primi mesi di quest’anno è dovuto a pagamenti effettuati per 56 milioni, grazie alle anticipazioni ministeriali, ottenute nel quadro del piano di risanamento dell’ateneo. Pagamenti che, ha rivelato il direttore amministrativo, hanno evitato 34 azioni giudiziarie da parte dei creditori che da tempo reclamavano di essere pagati.
”Oggi- ha sottolineato il rettore Silvano Focardi – finisce il balletto delle cifre e tiriamo una riga chiara sul bilancio. Siamo di fronte ad una situazione difficile,superabile, governabile e governata. Si tratta di un punto di partenza per la definitiva soluzione dei problemi”.
Il pareggio del bilancio dovrebbe essere raggiunto nel 2012, “se tutto va bene” ha aggiunto il rettore. Per far fronte ai prossimi impegni finanziari l’università ha in programma la stipula di un mutuo garantito dal suo patrimonio, la vendita ad una società immobiliare dell’Inpdap del complesso dell’ex ospedale psichiatrico del San Niccolò che dovrebbe essere riaffittato dall’università, e il passaggio dell’immobile del policlinico delle Scotte alla Regione Toscana.
I conti dell’ateneo sono stati trasmesso alla Procura della Repubblica di Siena che sulla vicenda sta indagando e alla Corte dei conti lo scorso 24 marzo
SIENA. E’ di “soli” 84 milioni e 515.582,18 euro il debito complessivo dell’università di Siena alla data del 16 marzo scorso. L’importo che è emerso dal piano di riaccertamento dei residui passivi e attività riguardante l’esercizio finanziario del 2008 e precedenti e approvato oggi dal consiglio d’amministrazione dell’ateneo all’unanimità, è stato reso noto questo pomeriggio dal rettore dell’ateneo Silvano Focardi e dal direttore amministrativo Emilio Miccolis. Un importo che comprende anche il debito con l’Inpdap al quale non erano stati pagati negli anni scorsi i contributi previdenziali dei dipendenti rinegoziato qualche settimana fa. Al 31 dicembre del 2008 il debito ammontava a circa 140 milioni.
Il calo dei primi mesi di quest’anno è dovuto a pagamenti effettuati per 56 milioni, grazie alle anticipazioni ministeriali, ottenute nel quadro del piano di risanamento dell’ateneo. Pagamenti che, ha rivelato il direttore amministrativo, hanno evitato 34 azioni giudiziarie da parte dei creditori che da tempo reclamavano di essere pagati.
”Oggi- ha sottolineato il rettore Silvano Focardi – finisce il balletto delle cifre e tiriamo una riga chiara sul bilancio. Siamo di fronte ad una situazione difficile,superabile, governabile e governata. Si tratta di un punto di partenza per la definitiva soluzione dei problemi”.
Il pareggio del bilancio dovrebbe essere raggiunto nel 2012, “se tutto va bene” ha aggiunto il rettore. Per far fronte ai prossimi impegni finanziari l’università ha in programma la stipula di un mutuo garantito dal suo patrimonio, la vendita ad una società immobiliare dell’Inpdap del complesso dell’ex ospedale psichiatrico del San Niccolò che dovrebbe essere riaffittato dall’università, e il passaggio dell’immobile del policlinico delle Scotte alla Regione Toscana.
I conti dell’ateneo sono stati trasmesso alla Procura della Repubblica di Siena che sulla vicenda sta indagando e alla Corte dei conti lo scorso 24 marzo