di Augusto Mattioli
SIENA. Mattinata di tensione all’università prima al rettorato, poi alla facoltà di Giurisprudenza tra studenti dell’Assemblea permanente del rettorato e quelli di Azione Universitaria. Che verso le dieci, in un piccolo gruppetto, si sono presentati al rettorato, e – secondo quanto risulta – si sono recati negli uffici del rettore Focardi srotolando dalle finestre uno striscione con su scritto lo slogan “un'altra università è possibile”. Un gesto che agli studenti dell’Assemblea permanente è sembrato una provocazione, tanto che non sono mancati momenti di tensione con qualche spintone e battibecchi ma senza conseguenze fisiche per nessuno. Lo striscione è stato esposto per poco. Non si sa se perché si è staccato da solo o se qualcuno lo ha tolto. A creare maggiore tensione è stato il comunicato di Azione Universitaria, rilanciato da Repubblica.it dal titolo “Azione universitaria, occupato il rettorato di Siena”. Un comunicato quello di AU che non era stato comunque riportato per intero. Il blitz degli studenti di destra che avevano parlato anche di una coriandolata goliardica che non sembra esserci stata, veniva infatti definito dimostrativo. Gli studenti dell’Assemblea permanente non hanno gradito quel comunicato considerato bugiardo e, soprattutto, ritenendo, loro che da giorni stanno discutendo sulla politica scolastica del governo, di essere stati bypassati dal blitz dei loro colleghi della destra. E ne hanno discusso a lungo in assemblea nel cortile del rettorato, presente anche uno studente di Azione universitaria al quale è stato chiesto di smentire il comunicato.
Le tensioni si sono spostate, poi, alla facoltà di Giurisprudenza in via Mattioli, dove gli studenti di AU avevano intenzione di attaccare il solito striscione. Anche in questo caso non sono mancati momenti di "maretta". Lo striscione dopo una lunga trattativa condotta da un anziano studente di Prato (che a quanto pare di mestiere fa il poliziotto), è stato tolto e sia gli studenti di Azione Universitaria sia quelli dell’Assemblea permanente sono usciti dai locali della facoltà. I secondi hanno formato un corteo e si sono diretti di nuovo verso l’ateneo.
Le tensioni si sono spostate, poi, alla facoltà di Giurisprudenza in via Mattioli, dove gli studenti di AU avevano intenzione di attaccare il solito striscione. Anche in questo caso non sono mancati momenti di "maretta". Lo striscione dopo una lunga trattativa condotta da un anziano studente di Prato (che a quanto pare di mestiere fa il poliziotto), è stato tolto e sia gli studenti di Azione Universitaria sia quelli dell’Assemblea permanente sono usciti dai locali della facoltà. I secondi hanno formato un corteo e si sono diretti di nuovo verso l’ateneo.