Proprio dall'aspetto storico e dalla valenza “politica” della cultura, compreso dall'allora Repubblica senese, è partito il sottosegretario al Ministero dell'Istruzione Giuseppe Pizza.
Il suo intervento è stato dei più incisivi e “mirati” al territorio. Anche tenendo conto dell'importanza dell'argomento “crisi Università di Siena”, più volte emerso dalle parole dei relatori che lo avevano preceduto.
“Smentisco categoricamente quanto si vocifera ultimamente: ovvero il possibile commissariamento dell'Ateneo senese. Il Governo conferma la sua fiducia ed il suo appoggio al rettore Focardi il cui operato è stato monitorato fino ad oggi e pienamente condiviso” ha detto Pizza che, rispondendo direttamente alle lamentele circa il comportamento tenuto dal Governo nei confronti della crisi dell'Università di Siena, ha cominciato a snocciolare gli interventi speciali messi in atto dal Miur a favore della realtà senese.
" A fronte di inderogabili esigenze di cassa, il MIUR è intervenuto, versando all'Università di Siena, nei primi mesi del 2009, ben 120 milioni di euro, anticipandoli dal Fondo di Finanziamento Ordinario per il 2009. Ciò ha consentito all'Ateneo Senese – ha precisato il sottosegretario Pizza – non solo di far fronte agli impegni correnti, ma di ridurre il debito, tagliandone gli interessi. Questo anticipo ha inoltre assunto un rilevante valore simbolico, quale segnale costruttivo di volontà, da parte del Ministero, con importanti ricadute psicologiche e di incoraggiamento. In questo modo, l'Università ha potuto programmare e mettere a punto interventi sostanziali, secondo un piano approvato dal Ministero, che prevede anche la possibile cessione di immobili facenti parte del patrimonio stesso dell'Ateneo".
Giuseppe Pizza ha anche ricordato che solo un mesetto fa, dopo che l'Università di Siena aveva presentato al Ministero una proposta di finanziamento, avanzata dal Monte dei Paschi, per un importo di 110 milioni di euro – proposta che il MIUR ha approvato e che ora è all'esame del Ministero dell'Economia e delle Finanze – il Miur, "a fronte delle urgenti necessità dell'Università di Siena, ha proceduto ad erogare, nello scorso mese di ottobre, una ulteriore somma di 35 milioni di euro come finanziamento ponte in attesa che l'accesso alla linea di credito offerta dal Monte dei Paschi venga autorizzato".
Per quest'ultimo finanziamento, ha precisato ancora Pizza, non ci sono scadenze di rimborso: il 35 milioni saranno certo restituiti ma senza indicazione di tempi stretti.
"Ciò anche alla luce dell'iter del DDL, attualmente all'esame del Parlamento, che prevede la costituzione di un fondo di rotazione – ha aggiunto il sottosegretario all'Istruzione – nell'ambito del quale tale finanziamento potrebbe essere inserito".
Piena fiducia e pieno appoggio, dunque, al rettore Focardi ed al piano di risanamento predisposto dall'Ateneo senese.
"E' augurabile – ha concluso Pizza – che tutti gli enti territoriali interessati, secondo quanto già fatto dalla Regione Toscana a favore delle Università toscane, mostrino nei confronti dell'Ateneo di Siena la stessa sensibilità e responsabilità di cui anche il MIUR ha dato prova, pur nella difficile situazione che il mio Ministero sta vivendo per i noti tagli apportati al suo bilancio".
All'intervento di Pizza è seguito quello del rettore Silvano Focardi che ha voluto ricordare alla platea come la situazione dell'Università di Siena sia "complessa e difficile". "Gli sforzi compiuti e da compiere – ha aggiunto il Magnifico rettore – in accordo con il Governo e con gli enti locali – servono anche a testimoniare il ruolo dell'Università e la sua missione: contribuire allo sviluppo colturale ed economico della città". L'accento messo da Focardi nel suo intervento è caduto sulla "evoluzione" dell'istituto universitario che, prima chiuso su sè stesso, si è progressivamente aperto aspirando sempre più a diventare "ponte verso la collettività" anche grazie alla sua funzione sociale espletata, anche, attraverso il settore sanitario, così come attraverso le iniziative mirate a creare un collegamento tra Università, ricerca e imprese.
"La nostra crisi finanziaria è nota – ha detto Focardi – ma desidero ribadire che l'Università è una risorsa importate e contribuisce all'immagine di Siena nel mondo. Proprio per questo non abbiamo mai voluto assumere toni pessimistici e foschi ma siamo sempre stati risolutivi. Siamo consapevoli che il piano di risanamento porterà numerosi sacrifici. Per questo ho chiesto il sostegno degli enti locali. Un sostegno che nasce dal fatto che l'Università è nel territorio ed è del territorio. Ovviamente nel pieno rispetto dell'autonomia degli organi accademici. Non dobbiamo cedere a facili entusiasmi. Molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare".
Z.R.