SIENA. Il direttore amministrativo dell'Università di Siena, Emilio Miccolis, ha inviato una lettera di precisazione a tutto il personale dell'Università di Siena in merito ai permessi di accesso ai parcheggi. Qui di seguito il testo integrale.
"Gentili Docenti, gentili Collaboratrici e Collaboratori,
intervengo ancora una volta sulla questione dei permessi di accesso ai parcheggi di Ateneo per cercare di fornire una risposta chiarificatrice alle perplessità avanzate dalla RdB Pubblico Impiego con la sotto riportata comunicazione. Come si evince dal parere legale che la sigla ha ottenuto sul testo del regolamento, è indiscutibile la legittimità, peraltro già oggetto di specifico accertamento preliminare da parte dell'Amministrazione, della disciplina introdotta che trova il proprio fondamento sia sulle norme in materia di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione (d. lgs. n. 165/2001) che nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
L'introduzione di un contributo per la concessione dei permessi di accesso, previsto in un regolamento condiviso dall'Amministrazione con le Organizzazioni sindacali e con rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, permetterà, come ribadito più volte, di intervenire nelle spese attualmente sostenute da quei dipendenti che utilizzano mezzi pubblici, oltre che acquisire nuovi posti dalla società di parcheggi locale da poter ridistribuire tra i dipendenti che attualmente non beneficiano di un permesso per un parcheggio di Ateneo, e contribuire a coprire le spese di gestione e manutenzione dei parcheggi di proprietà dell'Ateneo, producendo un risparmio per la nostra Amministrazione.
In altre parole è un sistema che tende a eliminare le differenze di trattamento tra dipendenti, contribuendo alla riduzione, seppure parziale, delle spese che attualmente sostengono quei dipendenti che non hanno avuto fino ad oggi il beneficio dell'attribuzione gratuita dei permessi di accesso a parcheggi dell'Amministrazione e che si sono accollati completamente le relative spese.
Da questo punto di vista non è corretto individuare la fruizione di parcheggi di Ateneo come "un servizio dovuto" dall'amministrazione (altrimenti l'intera comunità accademica avrebbe dovuto beneficiare di permessi di accesso gratuiti per parcheggi o di rimborsi spese di trasporto) ma piuttosto come un'iniziativa a favore dei dipendenti che le Amministrazioni pubbliche "possono attivare".
Rispetto alle perplessità relative alla misura e alla destinazione delle quote introitate con l'applicazione del regolamento, evidenzio che lo specifico Osservatorio (composto da rappresentanti sindacali di tutte le sigle di Ateneo, membri dell'amministrazione e tutte/i le/i responsabili della gestione dei parcheggi che ogni sede ha designato) ha proprio lo specifico compito di effettuare la verifica e la valutazione di tutti gli aspetti applicativi del regolamento, compresa la destinazione delle quote, oltre che la concreta funzionalità rispetto alle esigenze.
Circa il richiamo alla scelta del permesso di accesso in luogo della garanzia del posto auto "sicuro" preciso, la stessa sigla scrivente può confermare che questa previsione è stata adottata all'unanimità dalla Commissione che ha ragionato in termini di utilità. Le sedi interessate hanno comunicato i numeri dei permessi ritenendo di dover mantenere il riferimento all'ingresso per allargare il beneficio. D'altra parte, avremmo dovuto prevedere una cifra ben diversa in caso di posto auto (solo per fare un raffronto molto approssimativo, per avere un posto sicuro nei parcheggi cittadini i dipendenti pagano un abbonamento annuale di 500 euro se non residenti e di 470 euro se residenti, ovvero da 1,5 a 2,5 euro al giorno, a seconda dei parcheggi).
Rispetto alle considerazioni avanzate sui responsabili della gestione dei permessi di accesso designati dalle varie strutture, comunico che tutte le sedi interessate hanno provveduto ad individuare una/un responsabile e che, al fine di garantire un maggiore coinvolgimento dei medesimi, l'Amministrazione ha inserito tutti i relativi nominativi nel decreto di istituzione dell'Osservatorio in modo da poter meglio conoscere e utilizzare l'esperienza dei diretti referenti gestori dei permessi delle varie strutture.
Tale decreto è consultabile alla pagina http://www.unisi.it/v0/minisito.html?fld=1439 del sito di Ateneo.
Rispetto alla validità biennale della graduatoria ritengo che non vi sia alcuna contraddizione tra quanto scritto nel bando e quanto definito nel regolamento; infatti una cosa è l'assegnazione iniziale degli accessi tramite bando che avverrà ogni due anni (cfr. art. 5, comma 2), cosa diversa è la verifica della permanenza dei requisiti per la concessione del beneficio che verrà fatta annualmente, nel mese di gennaio. In quest'ultimo caso, se si dovessero rendere disponibili nuovi permessi per decadenza dal diritto (perdita dei presupposti per l'assegnazione), occorrerà fare un nuovo bando di assegnazione per i permessi di accesso resisi disponibili (cfr. art. 5, comma 4).
Infine, sulle perplessità avanzate per il parcheggio di San Francesco preciso che lo stesso è posto in una sede che richiede il possesso di un permesso nominativo per accesso a ZTL concesso a inizio anno dal Comune. Per quest'anno non è quindi stato rimesso in discussione l'elenco degli intestatari dei permessi di accesso titolari dell'accesso a ZTL.
Confido, per il futuro, che le varie perplessità applicative del regolamento siano rappresentate tramite invio all'alias generico istituito, permessiaccesso@unisi.it , che ogni dipendente può utilizzare per comunicazioni che potranno servire anche per valutare la fase sperimentale di sei mesi di applicazione e permettere, se del caso, di intervenire a regime nella normativa di Ateneo recependo quelli che potranno essere suggerimenti costruttivi in materia.
Distinti saluti.
Il Direttore amministrativo
dottor Emilio Miccolis
"Gentili Docenti, gentili Collaboratrici e Collaboratori,
intervengo ancora una volta sulla questione dei permessi di accesso ai parcheggi di Ateneo per cercare di fornire una risposta chiarificatrice alle perplessità avanzate dalla RdB Pubblico Impiego con la sotto riportata comunicazione. Come si evince dal parere legale che la sigla ha ottenuto sul testo del regolamento, è indiscutibile la legittimità, peraltro già oggetto di specifico accertamento preliminare da parte dell'Amministrazione, della disciplina introdotta che trova il proprio fondamento sia sulle norme in materia di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione (d. lgs. n. 165/2001) che nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
L'introduzione di un contributo per la concessione dei permessi di accesso, previsto in un regolamento condiviso dall'Amministrazione con le Organizzazioni sindacali e con rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, permetterà, come ribadito più volte, di intervenire nelle spese attualmente sostenute da quei dipendenti che utilizzano mezzi pubblici, oltre che acquisire nuovi posti dalla società di parcheggi locale da poter ridistribuire tra i dipendenti che attualmente non beneficiano di un permesso per un parcheggio di Ateneo, e contribuire a coprire le spese di gestione e manutenzione dei parcheggi di proprietà dell'Ateneo, producendo un risparmio per la nostra Amministrazione.
In altre parole è un sistema che tende a eliminare le differenze di trattamento tra dipendenti, contribuendo alla riduzione, seppure parziale, delle spese che attualmente sostengono quei dipendenti che non hanno avuto fino ad oggi il beneficio dell'attribuzione gratuita dei permessi di accesso a parcheggi dell'Amministrazione e che si sono accollati completamente le relative spese.
Da questo punto di vista non è corretto individuare la fruizione di parcheggi di Ateneo come "un servizio dovuto" dall'amministrazione (altrimenti l'intera comunità accademica avrebbe dovuto beneficiare di permessi di accesso gratuiti per parcheggi o di rimborsi spese di trasporto) ma piuttosto come un'iniziativa a favore dei dipendenti che le Amministrazioni pubbliche "possono attivare".
Rispetto alle perplessità relative alla misura e alla destinazione delle quote introitate con l'applicazione del regolamento, evidenzio che lo specifico Osservatorio (composto da rappresentanti sindacali di tutte le sigle di Ateneo, membri dell'amministrazione e tutte/i le/i responsabili della gestione dei parcheggi che ogni sede ha designato) ha proprio lo specifico compito di effettuare la verifica e la valutazione di tutti gli aspetti applicativi del regolamento, compresa la destinazione delle quote, oltre che la concreta funzionalità rispetto alle esigenze.
Circa il richiamo alla scelta del permesso di accesso in luogo della garanzia del posto auto "sicuro" preciso, la stessa sigla scrivente può confermare che questa previsione è stata adottata all'unanimità dalla Commissione che ha ragionato in termini di utilità. Le sedi interessate hanno comunicato i numeri dei permessi ritenendo di dover mantenere il riferimento all'ingresso per allargare il beneficio. D'altra parte, avremmo dovuto prevedere una cifra ben diversa in caso di posto auto (solo per fare un raffronto molto approssimativo, per avere un posto sicuro nei parcheggi cittadini i dipendenti pagano un abbonamento annuale di 500 euro se non residenti e di 470 euro se residenti, ovvero da 1,5 a 2,5 euro al giorno, a seconda dei parcheggi).
Rispetto alle considerazioni avanzate sui responsabili della gestione dei permessi di accesso designati dalle varie strutture, comunico che tutte le sedi interessate hanno provveduto ad individuare una/un responsabile e che, al fine di garantire un maggiore coinvolgimento dei medesimi, l'Amministrazione ha inserito tutti i relativi nominativi nel decreto di istituzione dell'Osservatorio in modo da poter meglio conoscere e utilizzare l'esperienza dei diretti referenti gestori dei permessi delle varie strutture.
Tale decreto è consultabile alla pagina http://www.unisi.it/v0/minisito.html?fld=1439 del sito di Ateneo.
Rispetto alla validità biennale della graduatoria ritengo che non vi sia alcuna contraddizione tra quanto scritto nel bando e quanto definito nel regolamento; infatti una cosa è l'assegnazione iniziale degli accessi tramite bando che avverrà ogni due anni (cfr. art. 5, comma 2), cosa diversa è la verifica della permanenza dei requisiti per la concessione del beneficio che verrà fatta annualmente, nel mese di gennaio. In quest'ultimo caso, se si dovessero rendere disponibili nuovi permessi per decadenza dal diritto (perdita dei presupposti per l'assegnazione), occorrerà fare un nuovo bando di assegnazione per i permessi di accesso resisi disponibili (cfr. art. 5, comma 4).
Infine, sulle perplessità avanzate per il parcheggio di San Francesco preciso che lo stesso è posto in una sede che richiede il possesso di un permesso nominativo per accesso a ZTL concesso a inizio anno dal Comune. Per quest'anno non è quindi stato rimesso in discussione l'elenco degli intestatari dei permessi di accesso titolari dell'accesso a ZTL.
Confido, per il futuro, che le varie perplessità applicative del regolamento siano rappresentate tramite invio all'alias generico istituito, permessiaccesso@unisi.it , che ogni dipendente può utilizzare per comunicazioni che potranno servire anche per valutare la fase sperimentale di sei mesi di applicazione e permettere, se del caso, di intervenire a regime nella normativa di Ateneo recependo quelli che potranno essere suggerimenti costruttivi in materia.
Distinti saluti.
Il Direttore amministrativo
dottor Emilio Miccolis