
“Esprimiamo apprezzamento e per un lavoro lungo e faticoso – spiegano il Sindaco di Siena e il Presidente della Provincia – ma che porta ad un’ipotesi che dovrebbe evitare il precipitare della crisi e assicurare l’operatività del nostro Ateneo, in termini di pagamento degli stipendi e di continuità della didattica e della ricerca”.
La linea di credito, articolata per forme tecniche e durate, sarà adesso sottoposta ai pareri degli organi decisionali della Banca e dell’Università e poi posta al vaglio dei Ministeri competenti – Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – a supporto del rigoroso rispetto e controllo delle previsioni di risanamento, contenute nel piano presentato dall’Ateneo stesso, fra cui le dismissioni immobiliari.
“Lo sforzo compiuto dalla Banca Mps – aggiungono Cenni e Bezzini – è particolarmente apprezzato. Alla Banca che lo ha elaborato, va tutta la nostra gratitudine a nome della città e della Provincia”.
“La crisi non è finita né superata, – continuano Cenni e Bezzini – lo sarà soltanto se tutti i soggetti interni all’Ateneo mostreranno coraggio, determinazione e responsabilità nel portare avanti gli impegni annunciati, in termini di riduzione dei costi e di interventi strutturali in grado di abbattere il deficit attuale, senza tutelare nessuna posizione di privilegio. Servono quindi una maggiore consapevolezza e una grande discontinuità rispetto agli indirizzi che, negli anni passati, hanno prodotto un disavanzo consolidato e di così grande portata. Le scelte radicali da fare hanno bisogno di essere supportate da un nuovo progetto di Università che guardi al medio e lungo periodo e che contempli, anche una riforma della governance da fare in tempi rapidissimi. In questo quadro, oltre che alla task force che comprende i vertici dell’Ateneo e delle istituzioni senesi, un ruolo da protagonista dovrà averlo anche la Commissione strategica dell’Università, istituita dal Senato Accademico. La task force inoltre sarà chiamata a rapportarsi, in tempi serrati, con il Governo e la Regione Toscana, dalle cui decisioni dipende una parte rilevante della soluzione dell’emergenza. Ci auguriamo che tutti i passaggi necessari per dare corpo all’ipotesi di finanziamento da parte della Banca, siano puntualmente messi in atto dall’Ateneo”.
Viva soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’Università Silvano Focardi e dai suoi più stretti collaboratori.
“La forte sinergia che si è realizzata in questi mesi – ha affermato il Rettore – fra tutti i soggetti istituzionali a livello nazionale, regionale e locale, e l’intervento della Banca MPS, consentono di guardare con rinnovata fiducia al futuro. Il ruolo determinante del Governo e del Miur nei primissimi mesi della crisi, attraverso l’anticipazione del Fondo di Finanziamento ordinario, e il sostegno garantito anche nelle fasi successive; l’attenzione che il Ministero ha continuamente mostrato e continua a mostrare nelle vicende dell’Ateneo come Istituzione di controllo nei confronti dell’Università; l’accordo con la Regione Toscana in materia di “brevetti”; l’intervento degli Enti locali cittadino e provinciale, decisivo nella costituzione della “task force” composta da Comune, Provincia e Università; l’importante proposta della Banca che dovrà essere esaminata ed approvata dai competenti organi decisionali, costituiscono gli elementi principali che stanno contribuendo alla risoluzione dei problemi. Siamo inoltre consapevoli – prosegue Focardi – che, solo con una rigorosa applicazione del Piano di risanamento approvato dagli Organi collegiali dell’Ateneo, l’Università di Siena, nei prossimi anni, potrà uscire definitivamente dalla crisi economica e finanziaria, continuando comunque a mantenere e migliorare gli alti livelli di qualità di didattica e ricerca riconosciute a livello internazionale”.