di Alessandra Siotto
SIENA. Oltre 500 studenti stanno discutendo in questo momento (ore 18 del 14 ottobre) "in un'assemblea all'aperto" nel cortile del Rettorato. Dove era in programma il ricevimento delle matricole (con un "benvenuto" di Intesa, all'insegna del no allo spreco, che è saltato).
L'assemblea permanente era inizialmente prevista nell'aula magna storica, ma il numero elevato di partecipanti ha impedito che si svolgesse all'interno della struttura. Secondo voci vicine agli studenti, al termine dell'adunanza gli universitari decideranno se occupare o meno il rettorato.
La protesta dei giovani si rivolge essenzialmente alla riforma del ministro Gelmini, che sta trovando forte opposizione in tutta Italia. Ma anche la situazione locale è all'ordine del giorno e per salvare l'ateneo senese, gli studenti sarebbero propensi a chiedere la trasformazione in Fondazione dell'Università.
In mezzo agli studenti è sceso anche il rettore Silvano Focardi, che ha detto: "Oggi ci doveva essere qui nel cortile la tradizionale accoglienza alle matricole e vi avevo concesso l'aula magna per fare l'assemblea senza timore. Invece, non ci entravate e vi concedo volentieri questo spazio. E' evidente che qui potete starci quanto volete… – ironizza – Colgo l'occasione per salutare tutti, non solo le matricole, ma tutti gli studenti dell'Università di Siena, che provengono da tanti posti diversi". Poi inizia a sciorinare un po' di dati e l'assemblea si spazientice: parte una bordata di fischi e il rettore toglie il disturbo, senza entrare in polemica. L'impressione è che i ragazzi non ce l'abbiano con lui, forse percependo anche il rovello interiore dell'uomo.
Poi si va avanti e sale la tensione: scoppiano litigi molto accesi tra studenti di destra e di sinistra, nessuno lascia parlare gli altri e l'aria è decisamente tesa. Intanto arrivano sempre più persone; la voce del microfono si sente anche fuori dal Rettorato e la gente che passa si ferma ad ascoltare e legge lo striscione appeso alla finestra con su scritto "Non privatecene mai". Gli studenti di Azione Giovani hanno distribuito un volantino con l'invito a "non ascoltare le sirene".
Successivamente gli studenti hanno deciso di entrare per continuare l'assemblea "al piano di sopra" ed hanno iniziato a dirigersi verso via San Vigilio, prendendo praticamente possesso anche della via. Il tutto si svolge senza problemi ed in modo pacifico. Non tutti hanno aderito all'invito: alcuni sono andati via, altri sembrano titubanti.
Il rettore Focardi ha alla fine deciso di consentire agli studenti l'accesso al primo piano e l'utilizzo dell'aula magna storica per continuare l'assemblea. "Ho deciso di permettere l'uso di parte del rettorato per evitare che possano esserci disordini, ma ho anche chiesto il massimo rispetto per questi luoghi". Richiesta che è stata amplificata dai megafoni degli studenti.
Focardi ha poi affermato confidenzialmente al nostro giornale: "Tanto sto qui vicino, se c'è qualche problema sono sempre in tempo a tornare".
Dormirà questa notte, rettore?
"Sono tre mesi che non dormo", ha detto con un sorriso.