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SIENA. Nella seduta congiunta del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico dell'Università di Siena, che si è tenuta questo pomeriggio, il Cda, dopo aver acquisito il parere favorevole del Senato, ha adottato la proposta di revisione del Piano di risanamento, alla luce delle delle novità emerse fra il 17 novembre 2008 (data di approvazione del documento) e gli ultimi mesi di quest'anno. La revisione deliberata, che prevede l'allungamento dei tempi del Piano fino al 2014, permetterà di sostenere la gestione finanziaria previsionale e riequilibrare la gestione economica.
Tenendo conto dunque di condizione prospettica, inerente alla dimensione economica della gestione, è derivata la necessità di rivisitare il PdR, al fine di definire le strategie da percorrere per riportare il risultato economico dell'esercizio in pareggio, nonché, definire l'esercizio in cui si ritiene ragionevole raggiungere tale risultato. La revisione del PdR ha costituito un'imprescindibile necessità per l'Università, ai fini del controllo della propria gestione e, inoltre, rappresenta un atto indispensabile per dimostrare agli interlocutori esterni (MIUR, mondo bancario, fornitori) quando e come la gestione dell'Ateneo potrà considerarsi risanata.
Il nuovo Piano di risanamento 2009-2014 si ispira in larga parte alle linee guida del precedente piano di risanamento e contiene alcuni elementi di novità rispetto alla precedente versione del documento, in merito al Fondo di Finanziamento Ordinario, alla gestione del costo del personale, al Piano di Ateneo per la Ricerca (PAR), alle decisioni future sul patrimonio immobiliare, alle operazioni di finanziamento a lungo termine.
Nelle prossime settimane il Consiglio di amministrazione prenderà in considerazione piani operativi riguardanti l'organizzazione strategica delle attività dell'Ateneo.
Tenendo conto dunque di condizione prospettica, inerente alla dimensione economica della gestione, è derivata la necessità di rivisitare il PdR, al fine di definire le strategie da percorrere per riportare il risultato economico dell'esercizio in pareggio, nonché, definire l'esercizio in cui si ritiene ragionevole raggiungere tale risultato. La revisione del PdR ha costituito un'imprescindibile necessità per l'Università, ai fini del controllo della propria gestione e, inoltre, rappresenta un atto indispensabile per dimostrare agli interlocutori esterni (MIUR, mondo bancario, fornitori) quando e come la gestione dell'Ateneo potrà considerarsi risanata.
Il nuovo Piano di risanamento 2009-2014 si ispira in larga parte alle linee guida del precedente piano di risanamento e contiene alcuni elementi di novità rispetto alla precedente versione del documento, in merito al Fondo di Finanziamento Ordinario, alla gestione del costo del personale, al Piano di Ateneo per la Ricerca (PAR), alle decisioni future sul patrimonio immobiliare, alle operazioni di finanziamento a lungo termine.
Nelle prossime settimane il Consiglio di amministrazione prenderà in considerazione piani operativi riguardanti l'organizzazione strategica delle attività dell'Ateneo.