Nel corso degli anni lo Stato ha concesso all’Unione ciechi e ad altri enti contributi finalizzati all'erogazione di servizi, quali: la produzione di libri parlati, in braille, a caratteri ingranditi, in formato elettronico, la produzione di materiali didattici speciali, la prevenzione della cecità, la riabilitazione, l'accesso all'arte. Tali contributi, che hanno perduto il loro potere di acquisto a causa dell'inflazione, sono stati ulteriormente decurtati di circa un terzo per i tagli della spesa con conseguenze facilmente immaginabili.
La legge dello Stato, la 69 del 2000, che stanzia risorse per l'assistenza scolastica ai minorati sensoriali viene disattesa perché il Ministero dell'Economia si ostina a dare parere negativo alla bozza di regolamento attuativo, predisposta dalla Pubblica Istruzione.
I giovani del servizio civile hanno costituito una risorsa preziosa per l'accompagnamento e l'assistenza dei ciechi, soprattutto degli anziani. Un disegno di legge in discussione alla prima Commissione del Senato, che prevede una speciale attenzione per i progetti aventi per oggetto l'assistenza ai disabili gravi, è stato bloccato da un parere negativo del Governo.
Una proposta di legge assegnata alla Commissione Affari Sociali della Camera, che prevede l'equiparazione dell'assistenza fornita dalle associazioni dei disabili più rappresentative alle attività dei patronati, non viene iscritta all'ordine del giorno nonostante le reiterate richieste degli interessati.
Per questi motivi il Comune di Siena dà il proprio sostegno alla protesta che stanno conducendo gli enti che tutelano gli ipovedenti italiani.