Musica
di Roberto Rosa
SIENA. Quella vissuta giovedì notte nel fantastico scenario di Piazza Jacopo della Quercia, è destinata a rimanere nella storia di Siena una delle notti più incantate di questa nostra città. Per ripercorrere la magica avventura vissuta da Roberto Ricci, quasi mille persone si sono date appuntamento grazie all’iniziativa della Contrada dell’Aquila e della Società il Rostro che hanno voluto così rendere il giusto omaggio a uno dei figli prediletti del rione dorato. Ideatore e regista della serata, Giampiero Cito, in arte “Tagliatella”, l’amico del cuore di Roberto, che fino all’ultimo respiro lo ha seguito, confortato e pianto con lo spirito di un fratello. Sotto l’arco del Duomo incompiuto, è stato allestito un palco con un maxi-schermo, sul quale sono state proiettate una serie innumerevole di foto che ritraevano Robertino Ricci durante le fasi della sua vita. Il piccolo paffutello tennista e cestista gialloverde di costoniana memoria, si è così trasformato tra una dissolvenza e l’altra, in un fantasioso animatore di musical e operette, sfociate in gioventù sul palcoscenico del Teatro del Costone, per poi approdare con grande enfasi nelle indimenticabili e meravigliose serate goliardiche dove le canzoni scritte e interpretate dall’impareggiabile menestrello senese, hanno fatto da straordinaria colonna sonora alla serata. Attimi di grande commozione, si sono alternati ad abbracci collettivi, dei suoi amici goliardici, dei tifosi della vecchia Robur, dei contradaioli di Piazza Postierla, tutti quanti attrattati come per incanto da una coinvolgente atmosfera, la stessa che Roby Ricci sapeva creare durante le sue performance. Tanti i brani musicali a lui dedicati, innumerevoli gli aneddoti narrati che lo hanno posizionato al centro di una vita spesa in maniera davvero unica; generosi ed emozionanti i pensieri rivolti alla sua straordinaria figura. Nelle facce delle persone, ma soprattutto nel volto dei suoi familiari, della madre Anna, del padre Aldo, della sorella Patrizia, l’espressione quasi incredula per assistere a un tripudio così partecipato ed emotivamente sentito. Cose che capitano a persone del suo stampo, anche se a dire il vero, Siena non rammenta un evento di una simile portata. Anche qui sta il segreto di un personaggio che ha lasciato una traccia indelebile in una Città troppo abituata a scrivere il proprio destino in ambiti conformisti, lui dissacratore per antonomasia, capace di colpire con uno stile talvolta impercettibile, spesso pungente, tutto e tutti, senza guardare in faccia nessuno, con un’ironia saggia e nel contempo gioiosa, che ha catturato le simpatie di un’intera collettività. E’stata questa la grande forza di Roberto Ricci, una forza magnetica che evidentemente è stata trasmessa a molti, visto che il suo ricordo non passa e non passerà.