SIENA. Un’importante scoperta scientifica di rilevanza internazionale è stata effettuata la notte dell’8 febbraio scorso dall’Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti.
La struttura, sorta grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Provinciale di Siena e con il contributo dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è situata all’interno del vecchio borgo medievale di Montarrenti ed è gestita dall’Unione Astrofili Senesi (U.A.S).
Durante una sessione di ricerca del Montarrenti Observatory Supernovae Search program (MOSS), condotta in collaborazione con ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Arcetri (FI), Simone Leonini, già direttore dell’osservatorio e presidente U.A.S., utilizzando il telescopio da 0.53m di diametro equipaggiato di apposito sensore CCD, ha individuato una supernova nella lontana galassia della costellazione del Cancro denominata NGC 2797.
La stella, che ha concluso la propria esistenza con un’immane esplosione termonucleare, è diventata improvvisamente miliardi di volte più brillante di quanto non fosse in origine, rendendosi quindi osservabile da Terra.
Dopo aver confrontato l’immagine ripresa con altre di archivio e dopo aver verificato che nessun asteroide conosciuto transitasse nei pressi della galassia, è stata inviata la comunicazione di scoperta all’organismo dell’International Astronomical Union che si occupa di verificare le segnalazioni ed ufficializzare le nuove scoperte. Con la circolare CBET n. 2169 del 10 Febbraio, veniva quindi assegnato il nome SN 2010Z alla “nuova” stella e accreditata all’astrofilo senese la scoperta indipendente assieme ai professionisti americani del Kait Observatory dell’University of California.
Ad oggi, solo una trentina di astrofili italiani hanno coronato questo successo.
La ricerca di supernovae è una delle attività astronomiche più recenti in quanto queste stelle sono state conosciute come tali solo da circa una settantina di anni. Lo studio di questi astri morenti è molto importante per la comunità scientifica mndiale in quanto come “candele standard” di elevatissima luminosità, sono utili a dedurre le distanze nello spazio e determinare il destino del cosmo oltreché ad indagare su uno degli enigmi astronomici più suggestivi degli ultimi dieci anni: il mistero della “massa mancante” dell’Universo.
Anche la scoperta degli astrofili senesi può quindi accrescere la conoscenza di questi affascinanti ed importanti enomeni astronomici.
Oltre ai programmi di indagine specifica, all’osservatorio di Montarrenti si svolgono anche attività di ausilio didattico per le scolaresche e di divulgazione per la cittadinanza. Ogni secondo e quarto venerdì del mese, gratuitamente e su prenotazione, gli esperti divulgatori dell’Unione Astrofili Senesi sono disponibili ad accompagnare chi lo desidera alla scoperta dell’Universo che ci circonda attraverso osservazioni guidate di stelle, Luna e pianeti sia ad occhio nudo che con il telescopio. In caso di cielo coperto, è prevista una conferenza o una dimostrazione al planetario.
La struttura, sorta grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Provinciale di Siena e con il contributo dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è situata all’interno del vecchio borgo medievale di Montarrenti ed è gestita dall’Unione Astrofili Senesi (U.A.S).
Durante una sessione di ricerca del Montarrenti Observatory Supernovae Search program (MOSS), condotta in collaborazione con ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Arcetri (FI), Simone Leonini, già direttore dell’osservatorio e presidente U.A.S., utilizzando il telescopio da 0.53m di diametro equipaggiato di apposito sensore CCD, ha individuato una supernova nella lontana galassia della costellazione del Cancro denominata NGC 2797.
La stella, che ha concluso la propria esistenza con un’immane esplosione termonucleare, è diventata improvvisamente miliardi di volte più brillante di quanto non fosse in origine, rendendosi quindi osservabile da Terra.
Dopo aver confrontato l’immagine ripresa con altre di archivio e dopo aver verificato che nessun asteroide conosciuto transitasse nei pressi della galassia, è stata inviata la comunicazione di scoperta all’organismo dell’International Astronomical Union che si occupa di verificare le segnalazioni ed ufficializzare le nuove scoperte. Con la circolare CBET n. 2169 del 10 Febbraio, veniva quindi assegnato il nome SN 2010Z alla “nuova” stella e accreditata all’astrofilo senese la scoperta indipendente assieme ai professionisti americani del Kait Observatory dell’University of California.
Ad oggi, solo una trentina di astrofili italiani hanno coronato questo successo.
La ricerca di supernovae è una delle attività astronomiche più recenti in quanto queste stelle sono state conosciute come tali solo da circa una settantina di anni. Lo studio di questi astri morenti è molto importante per la comunità scientifica mndiale in quanto come “candele standard” di elevatissima luminosità, sono utili a dedurre le distanze nello spazio e determinare il destino del cosmo oltreché ad indagare su uno degli enigmi astronomici più suggestivi degli ultimi dieci anni: il mistero della “massa mancante” dell’Universo.
Anche la scoperta degli astrofili senesi può quindi accrescere la conoscenza di questi affascinanti ed importanti enomeni astronomici.
Oltre ai programmi di indagine specifica, all’osservatorio di Montarrenti si svolgono anche attività di ausilio didattico per le scolaresche e di divulgazione per la cittadinanza. Ogni secondo e quarto venerdì del mese, gratuitamente e su prenotazione, gli esperti divulgatori dell’Unione Astrofili Senesi sono disponibili ad accompagnare chi lo desidera alla scoperta dell’Universo che ci circonda attraverso osservazioni guidate di stelle, Luna e pianeti sia ad occhio nudo che con il telescopio. In caso di cielo coperto, è prevista una conferenza o una dimostrazione al planetario.