Cenni (PD) promette un'interrogazione alla Camera
SIENA. I sindaci dei centri più piccoli della provincia di Siena hanno deciso di protestare contro la riduzione ulteriore degli orari degli uffici postali dei loro paesi. Si ritroveranno domani mattina aalale 9.30 in piazza Matteotti, davanti alla sede centrale di Poste Italiane per manifestare la propria dissociazione all’operazione che rischi di penalizzare soprattutto la popolazione più anziana.una manifestazione.
La deputata del PD, Susanna Cenni, sostiene la loro protesta ed intende presentare un’interrogazi0one parlamentare sulla questione.
“Sulla possibile ulteriore riduzione dell’orario di apertura di alcuni uffici postali della provincia di Siena, che Poste Italiane, secondo le notizie diffuse da alcuni sindaci, starebbe decidendo, presenterò nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare. Chiederemo se è vera l’informazione che sta circolando ufficiosamente in questi giorni, cioè che alcuni uffici postali del territorio sarebbero interessati da una nuova riduzione dell’orario di apertura, che passerebbe da tre a due giorni settimanali; e perché non siano stati preventivamente informati e consultati gli enti locali interessati”.
“Ci chiediamo se Poste Italiane, società interamente controllata dal ministero dell’Economia, sia consapevole dei gravi disagi che si troverebbero a vivere molti cittadini – prosegue la deputata Pd – dopo una riorganizzazione già operata negli anni passati. In base alle informazioni che hanno portato i sindaci alla mobilitazione, sembrerebbe infatti in arrivo una nuova stretta riorganizzativa da parte di Poste Italiane, decisa a livello centrale, che interesserebbe diversi uffici postali di frazioni e piccoli comuni della provincia di Siena, che già avevano subito in passato una riduzione dell’orario di apertura a soli tre giorni settimanali. Sarà ovviamente mia cura, oltre all’interrogazione Parlamentare, attivarmi nei confronti del Prefetto e della Direzione di Poste, per capire meglio cosa stia realmente avvenendo”.
Tutti amano la provincia di Siena – prosegue Cenni – tanto che Poste Italiane ha addirittura assunto a logo della propria azienda il paesaggio rurale senese, con i classici cipressi di San Quirico che svettano sui prodotti postali e sulle auto aziendali. Ma per mantenere il patrimonio che è costituito da questo paesaggio e da questa terra, è necessario che i piccoli centri continuo ad essere abitati e vissuti dalla popolazione, ed il territorio lavorato, cosa sempre più difficile viste le continue decurtazioni e i tagli ai trasporti, alla scuola, ai servizi fondamentali. L’ufficio postale costituisce un servizio pubblico essenziale, spesso l’unico punto di riferimento soprattutto per la popolazione anziana. Chiedo quindi alla direzione di Poste Italiane che, prima di assumere ulteriori pesanti decisioni, si valutino bene i disagi arrecati ai cittadini e si ricerchino le opportune occasioni di confronto con le istituzioni, che in questa terra hanno sempre fatto la propria parte anche per la bellezza di quei cipressi”.