SIENA. Anche il turismo senese risente del momento critico, infatti, 6 operatori su 10 danno una valutazione negativa dell’andamento dei primi sei mesi, mentre per il periodo estivo la sensazione negativa arriva quasi al 70 per cento degli imprenditori. I dati sono stati ricavati dal Confesercenti in un sondaggio compiuto nei giorni scorsi su un campione di strutture ricettive della provincia, pari al 18 per cento degli associati nel settore.
Un quadro tutt’altro che sereno, ed in progressivo peggioramento: nell’agosto 2007 la valutazione negativa fu espressa in termini più contenuti (51 per cento degli interpellati in merito al primo semestre, 41 per cento sull’estate). Complessivamente gli operatori stimano un calo di presenze pari all’11,1 per cento nel periodo gennaio-giugno 2008, che sale all’11,4 per la stagione calda. Le sensazioni più negative arrivano dalla Valdichiana, in particolare per il primo semestre (-22 per cento); situazione inversa a Siena e nella Valdelsa, dove i cali di prenotazione vengono riscontrati soprattutto negli ultimi mesi (meno 10-12 per cento). Quanto all’immediato futuro, il campione interpellato si dice “più preoccupato” nell’86 per cento dei casi, con punte massime a nord della provincia. Alberghi, B&B, affittacamere e casevacanze lamentano una crescita continua del rapporto tra costi di gestione e ricavi, e per conseguenza crescono le richieste di vendita delle attività o cambio destinazione d’uso.
Più di un terzo degli interpellati addebita alla situazione economica generale i motivi delle difficoltà.
“Accanto a questi, tuttavia, si aggiungono altri fattori locali – commenta il Presidente provinciale di Confesercenti Siena, Graziano Becchetti – si avverte il bisogno di un adeguamento più reattivo agli scenari che cambiano, in termini di programmazione, promozione e commercializzazione. In questi anni le destinazioni alternative alle terre di Siena sono emerse più rapidamente di una volta; nel frattempo nuove strutture ricettive hanno visto la luce, e l’occupazione media dei posti letto senesi ha continuato a calare. Ciò non toglie che cose buone siano state fatte. Ma evidentemente non bastano”.
Tra le proposte degli operatori emerge la necessità di coordinare meglio l’immagine nel mondo dell’Italia, e della destinazione-Siena sul territorio nazionale. Utili in tal senso si reputano il potenziamento delle infrastrutture ed il ritorno ai grandi eventi destagionalizzanti.
“Un anno fa avevamo lanciato i primi segnali di difficoltà, oggi siamo arrivati a livelli preoccupanti – aggiunge Becchetti – Serve al più presto un tavolo istituzionale che affronti questi fatti, corredato di supporti indispensabili, come un vero Osservatorio economico del turismo, ad oggi mancante”.