Allarme degli albergatori per i molti posti rimasti liberi
Ad oggi, infatti, le prenotazione non fanno registrare il tutto esaurito come sottolinea Franco Dei, presidente di Siena Hotels Promotion: «Sebbene si muova un buon flusso turistico, ancora molte strutture ricettive fanno registrare delle disponibilità. Lo scenario comunque andrà analizzato nel suo complesso a posteriori, perché ormai l’online e i last minute fanno da padroni. I turisti si muovono ormai con maggiore oculatezza e aspettano sempre le ultime ore disponibili prima di effettuare la prenotazione. In altri casi ci si rivolge direttamente agli alberghi una volta arrivati a destinazione. In ogni modo, la speranza è quella di confermare il trend degli anni passati per quanto riguarda il ponte dell’Immacolata – continua Dei -, anche se questo non vorrà sicuramente dire registrare un tutto esaurito».
Tra le aree provinciali che sembrano in maggiore difficoltà quella di Chianciano Terme. «Registriamo un netto calo rispetto all’anno passato – dice Roberto Mannucci, presidente della cooperativa Chianciano Associazione Turistica – e rispetto al weekend di Pasqua, dove si è registrato il “sold out” anche nei comuni limitrofi. A Chianciano rimarranno aperte le poche strutture ricettive con centro benessere, insieme alle terme sensoriali. Si registrano però poche prenotazioni e temo che la nuova manovra finanziaria abbia impaurito gli italiani che stanno facendo spese più razionali per sopperire anche alle nuove imposte da pagare». Pochi visitatori, dunque, a Chianciano Terme, comunità alle prese anche con la possibile adozione, da parte dell’amministrazione comunale, dell’Imposta di Soggiorno. Su questo tema e per fare il punto sullo scenario del turismo chiancianese, è convocata per venerdì 9 dicembre un’assemblea cui parteciperanno le associazioni di categoria, i sindacati e le cooperative. «Se il Comune è intenzionato ad adottare la Tassa di Soggiorno, lo dovrà fare puntando sulla valorizzazione e la promozione del “prodotto-Chianciano” – aggiunge Mannucci -. Se deve essere solo uno strumento per alimentare le casse del Comune, peraltro rinfrancate dalla nuova introduzione dell’Ici, allora l’imposta non deve essere adottata. Anche se mi auguro un sempre maggiore confronto con gli amministratori sul tema della promozione dell’offerta turistica. Il tavolo del 9 dicembre potrebbe fornire una prima possibilità di concertazione e di operatività».