SIENA. La tendenza negativa non è stata ancora invertita, e per far ripartire il turismo senese c’è ancora molto da lavorare. E’ questa l’opinione condivisa martedì sera tra i partecipanti al seminario organizzato a Siena da Confesercenti per gli operatori del settore. In base all’indagine condotta a settembre dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 300 strutture senesi, l’estate 2009 ha segnato un calo generalizzato pari a circa il 2,5 per cento delle presenze, accentuando la flessione di mezzo punto dichiarata per il primo semestre. Il calo è in linea con la tendenza regionale: è più accentuato negli alberghi rispetto agli altri tipi di struttura, e si accompagna alla diminuzione della permanenza media e soprattutto del fatturato degli operatori. Un dato quest’ultimo, che sconta l’abbassamento delle tariffe praticate su internet e la competitività sempre minore del nostro paese sui costi di gestione: “L’Iva sul turismo resta al 10 per cento, la più alta nel Mediterraneo – ha notato il Presidente provinciale di Asshotel, Maurizio Cipriani – il peso del cuneo fiscale è addirittura aumentato, mentre i costi per i dipendenti o gli interessi passivi continuano ad essere indeducibili”. Urgono risorse per invertire questo stato di cose, e strategie più efficaci in termini di promozione: per le prime Cipriani invita lo Stato ad intervenire su economia sommersa ed evasione fiscale. Quanto alla promozione, secondo il Direttore del CST Alessandro Tortelli “dalla crisi uscirà un turista molto diverso”, al quale rivolgersi con più innovazione, più marketing e, nel lungo periodo, una offerta meglio organizzata: “l’Italia è la prima destinazione cercata sui motori di ricerca – ha affermato – ma è anche quella da cui il navigatore ‘fugge’ prima, dopo averne visitato i siti web. Il segnale è chiaro, c’è molto da migliorare”. Agli interventi di Cipriani e Tortelli, ed a quelli in apertura di Maurizio Banchetti (presidente provinciale Assoturismo) e Sonia Pallai (Resp.le Turismo di Confesercenti Siena) sono seguito numerosi quelli dalla platea di operatori presenti al seminario. In chiusura, il contributo di Anna Betti, da pochi mesi Assessore al Turismo e Agricoltura della Provincia di Siena: “I dati ci dicono che il sistema turistico della provincia di Siena, pur con delle sofferenze evidenti in alcuni settori e in un momento di crisi generalizzata, è riuscito sostanzialmente a tenere – ha spiegato l’Assessore – Oggi più che mai, in assenza di una vera e propria politica nazionale di comparto, occorre mantenere alta la qualità dei servizi e dell’offerta, rimanere uniti e portare avanti, con convinzione, una programmazione integrata di tutto il territorio senese. La sfida che ci troviamo davanti è quella della competitività sui mercati. Oggi è il momento della responsabilità e dell’unità di intenti. Istituzioni, operatori, cittadini, associazioni devono lavorare sulla programmazione per rendere il marchio Terre di Siena sempre più forte». Proprio in materia di programmazione la legge regionale ha dato la possibilità di istituire due Comitati Turistici di Indirizzo con funzioni di controllo e verifica, uno per l’ambito turistico senese che si insedierà il 3 novembre e l’altro per l’ambito Chianciano Terme Valdichiana che si insedierà il 2 novembre. «Sulla traccia offerta dalla legge regionale – ha aggiunto l’assessore Betti – la Provincia punta con decisione alla nascita di una Filiera integrata del turismo. Ho convocato per il 9 novembre un incontro per costituire un tavolo permanente di programmazione sulle politiche turistiche. Uno strumento non obbligatorio e non previsto da nessuna normativa ma che, come Provincia, abbiamo deciso volontariamente di coordinare riunendo tutti quei soggetti attivi che operano nel settore turistico in modo integrato su tutto il territorio provinciale. La condivisione degli obiettivi, insieme alla programmazione di medio e lungo periodo, saranno le nostre priorità per dare quelle risposte di cui il comparto ha bisogno».