La soddisfazione per l'impegno di tanti sottoscrittori in difesa del Santa Maria della Scala
Gentile Direttore,
la vicenda del Santa Maria della Scala a mio parere segna uno spartiacque tra la Siena del “groviglio armonioso” che tutto includeva, tutto normava e tutto comprava, e la nuova Siena, una città nella quale non c’è più niente di scontato, tutto può essere messo in discussione e dove i cittadini possono far sentire forte e chiara la loro voce e orientare le scelte di governo su tematiche di interesse generale.
La mobilitazione di intellettuali, artisti, politici e semplici cittadini attenti al bene comune, molti dei quali da sempre schierati politicamente con la sinistra, ma non più disponibili a coprire col loro consenso evidenti inettitudini se non soperchierie, ha prodotto in tempi rapidissimi effetti sorprendenti. Dal cilindro della regione Toscana e del MPS come d’incanto sono usciti fondi sufficienti a nutrire la speranza di tenere aperto il Santa Maria della Scala, si è scoperto che in fondo un’altra proroga o il temporaneo affidamento diretto dei servizi ai lavoratori della Zelig non era poi così impossibile come in un primo tempo prospettato, coloro che volevano chiudere un mese l’anno e un giorno la settimana hanno fatto una precipitosa marcia indietro. Non è tuttavia tempo di facili compiacimenti o sterili strumentalizzazioni. E’ tempo di ringraziare il Commissario Laudanna per l’impegno profuso e per le tante cose che potrà fare nei prossimi mesi nell’interesse della Città.
E’ tempo di godersi questo scampolo di “primavera di Siena” in piena estate, confidando in un futuro migliore che è esclusivamente nelle nostre mani.
Enrico Tucci