SIENA. Tra sindacati, istituzioni e azienda il primo accordo per superare la crisi è stato raggiunto. Si sta parlando della Trigano, azienda specializzata nella realizzazione di camper e che aveva messo in forse la prosecuzione dell'attività sul territorio italiano. All'interno delle due "basi" dell'azienda, a Barberino Val d'Elsa e San Gimignano, che impegnano 380 dipendenti, i lavoratori erano da settimane in agitazione per la paura di perdere nell'imminente il loro posto ed il loro stipendio.
Oggi (7 luglio), la svolta. Al tavolo istituzionale convocato dall'assessore regionale al lavoro, Simoncini l'azienda i sindacati e la Rsu pare abbiano siglato in accordo che servirà per definire le modalità di applicazione della cassa integrazione. Un accordo ratificato ma che dovrà passare anche al vaglio dell'assemblea dei lavoratori dell'azienda.
In pratica l'accordo prevede un "meccanismo ispirato alla massima equità, che garantisce una rotazione fra la maggior parte dei lavoratori che usufruiranno, a turno, della cassa integrazione". Così lo ha definito lo stesso assessore Simoncini.
Insomma, la cassa integrazione resta un passo necessario affinchè l'azienda possa superare la brusca frenata nelle richieste di caravan ma i dipendenti potranno comunque sperare in una prospettiva migliore del mercato, restando "con un piede in azienda".
Le istituzioni – Regione e Provincia di Siena e Firenze in testa – proseguono nel loro lavoro per cercare gli strumenti per sostenere le aziende ed agevolare il superamento della crisi. Il tavolo istituzionale, su cui in questi mesi arrivano numerose richieste di sostegno, resta operativo.
Oggi (7 luglio), la svolta. Al tavolo istituzionale convocato dall'assessore regionale al lavoro, Simoncini l'azienda i sindacati e la Rsu pare abbiano siglato in accordo che servirà per definire le modalità di applicazione della cassa integrazione. Un accordo ratificato ma che dovrà passare anche al vaglio dell'assemblea dei lavoratori dell'azienda.
In pratica l'accordo prevede un "meccanismo ispirato alla massima equità, che garantisce una rotazione fra la maggior parte dei lavoratori che usufruiranno, a turno, della cassa integrazione". Così lo ha definito lo stesso assessore Simoncini.
Insomma, la cassa integrazione resta un passo necessario affinchè l'azienda possa superare la brusca frenata nelle richieste di caravan ma i dipendenti potranno comunque sperare in una prospettiva migliore del mercato, restando "con un piede in azienda".
Le istituzioni – Regione e Provincia di Siena e Firenze in testa – proseguono nel loro lavoro per cercare gli strumenti per sostenere le aziende ed agevolare il superamento della crisi. Il tavolo istituzionale, su cui in questi mesi arrivano numerose richieste di sostegno, resta operativo.