SIENA. Un confronto positivo per illustrare caratteristiche e potenzialità dello studio di fattibilità del processo di aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della “Toscana del Sud”. E’ quello che si è tenuto ieri, giovedì 30 gennaio 2009 a Siena, tra i rappresentanti delle aziende Atm Spa (Piombino), Lfi Spa (Arezzo), Train Spa (Siena) e le organizzazioni sindacali regionali, provinciali e aziendali di Filt Cgil, Filt Cisl, Uil Trasporti e Faisa-Cisal. Alla riunione era presente anche Rama Spa (Grosseto) che, a differenza delle altre tre aziende che hanno già aderito al progetto, pur condividendo la necessità di avviare uno studio di valutazione, ha chiesto chiarimenti sulla metodologia e gli indirizzi dello studio stesso prima di decidere sulla sua adesione.
Le rappresentanze sindacali hanno espresso la loro condivisione al percorso e agli obiettivi di nascita di un nuovo soggetto in grado di innalzare potenzialità e qualità del servizio sul territorio.
Quello della “Toscana del Sud” è infatti un progetto industriale e strategico che mira a definire le caratteristiche di un nuovo operatore del settore del trasporto pubblico locale che segua la filosofia dell’aggregazione, ormai indispensabile alla luce della situazione del settore del trasporto su gomma in Italia, contraddistinto da forte frammentazione e nanismo, e che potrebbe attrarre operatori stranieri in grado di penetrare nel mercato italiano. Un soggetto unico, quindi, in grado anche di candidarsi alle prossime gare di affidamento del servizio di Tpl sul territorio.
La possibile aggregazione porterebbe alla nascita di un soggetto che arriverebbe a disporre di circa 1.200 dipendenti, per 86 milioni di fatturato complessivo e oltre 34 milioni di produzione chilometrica annua, in grado di competere in un mercato liberalizzato per produrre servizi di qualità a costi più bassi. Infatti, l’aggregazione garantirebbe elementi positivi per i diversi stakeholder in campo, ovvero gli azionisti delle aziende, attraverso il miglioramento dell’efficienza di gestione e dell’efficacia commerciale, i dipendenti, attraverso la difesa dei posti di lavoro ed un loro potenziale sviluppo, e per i clienti, attraverso l’aumento qualitativo e quantitativo dell’offerta di servizio.
Dopo il positivo e costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali, proseguirà adesso il processo di valutazione da parte delle aziende che, entro presumibilmente il primo semestre 2009, porterà alla stesura di un progetto completo e quindi di un piano industriale da sottoporre ai proprietari delle aziende al fine di arrivare ad una valutazione definitiva sulla possibilità di aderire all’azienda aggregata.
Le rappresentanze sindacali hanno espresso la loro condivisione al percorso e agli obiettivi di nascita di un nuovo soggetto in grado di innalzare potenzialità e qualità del servizio sul territorio.
Quello della “Toscana del Sud” è infatti un progetto industriale e strategico che mira a definire le caratteristiche di un nuovo operatore del settore del trasporto pubblico locale che segua la filosofia dell’aggregazione, ormai indispensabile alla luce della situazione del settore del trasporto su gomma in Italia, contraddistinto da forte frammentazione e nanismo, e che potrebbe attrarre operatori stranieri in grado di penetrare nel mercato italiano. Un soggetto unico, quindi, in grado anche di candidarsi alle prossime gare di affidamento del servizio di Tpl sul territorio.
La possibile aggregazione porterebbe alla nascita di un soggetto che arriverebbe a disporre di circa 1.200 dipendenti, per 86 milioni di fatturato complessivo e oltre 34 milioni di produzione chilometrica annua, in grado di competere in un mercato liberalizzato per produrre servizi di qualità a costi più bassi. Infatti, l’aggregazione garantirebbe elementi positivi per i diversi stakeholder in campo, ovvero gli azionisti delle aziende, attraverso il miglioramento dell’efficienza di gestione e dell’efficacia commerciale, i dipendenti, attraverso la difesa dei posti di lavoro ed un loro potenziale sviluppo, e per i clienti, attraverso l’aumento qualitativo e quantitativo dell’offerta di servizio.
Dopo il positivo e costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali, proseguirà adesso il processo di valutazione da parte delle aziende che, entro presumibilmente il primo semestre 2009, porterà alla stesura di un progetto completo e quindi di un piano industriale da sottoporre ai proprietari delle aziende al fine di arrivare ad una valutazione definitiva sulla possibilità di aderire all’azienda aggregata.