di Augusto Mattioli
SIENA. Ad Alleanza Nazionale non piace la gestione dl Train spa, l’azienda dei trasporti di Siena, e lancia un’offensiva ad ampio raggio. Giudiziaria e politica. Il tutto viene annunciato in una conferenza stampa svoltasi stamattina nello studio legale De Mossi.
Agostino Milani, consigliere comunale, visto che il comune di Siena detiene il 37,36 per cento del capitale dell’azienda, ha presentato venerdì scorso un esposto di quattro pagine più gli allegati alla Procura della Repubblica di Siena e alla procura presso la Corte dei Conti di Firenze. In esso indica una serie di punti che a suo parere sono degni di attenzione da parte della magistratura ordinaria e di quella contabile. Al primo punto la bordata nei confronti dell’attuale presidente Massimo Roncucci che secondo quanto risulta a Milani con decorrenza primo giugno 2003 è stato assunto con un contratto da dirigente con una retribuzione lorda di 54 mila euro. Un’assunzione che peraltro era cosa nota per cui l’esposto arriva con molto ritardo.
“Abbiamo voluto essere certi che la cosa fosse vera”, hanno puntualizzato, in risposta ad una nostra domanda, gli esponenti di An. Milani aggiunge anche che il contratto prevedeva tutta una serie di strategie aziendali che Roncucci avrebbe dovuto seguire. Di qui la richiesta di fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato all’assunzione.
Successivamente Milani elenca una serie di punti sull’attività della società che meritano l'attenzione dei magistrati. La locazione di un deposito di pullman a Campostaggia per il quale Train secondo il consigliere di An pagherebbe 15 mila euro al mese. Ma Train, scrive ancora Milani, era proprietario a Colle di un’area con un capannone venduta al comune valdelsano. Il box di manutenzione e cartellini (tagliandi che garantiscono l’efficienza e sicurezza dei mezzi) di Siena risulta completato ma “tuttora” è inutilizzato. Lo stesso per il banco revisioni. Sottoutilizzazione anche per l’autocarrozzeria rinnovata e messa a norma. Mancanza di assicurazione contro il furto per gli autobus gran turismo. “O almeno lo erano alcuni anni fa” aggiunge Milani, che ricorda come un bus sia scomparso a Parigi “senza lasciare traccia”.
Riguardo al bilancio dello scorso annoAn punta il dito contro i 300 mila euro per consulenze tecniche, legali e di notaio, i 700 mila per locazioni di vario genere a fronte di leasing di 380 mila. E sottolinea come su un fatturato di 34 milioni l’utile sia stato di “neppure” 70 mila euro.
Nel finale dell’esposto lancia un attacco politico al sindaco Maurizio Cenni. Milani ricorda come un socio “che possegga una quota qualificata" possa esercitare “azione di responsabilità nei confronti degli amministratori che siano inadempienti” riguardo ad obblighi e doveri. ”Quest’azione- scrive nell’esposto – non è mai stata neppure paventata dal comune di Siena”. Da tutto questo la richiesta di acquisire, con un sequestro i documenti relativi a tutti punti oggetto dell’esposto stesso.
Sul piano politico An lancerà l’offensiva Train presentando una mozione firmata dallo stesso Milani, dai suoi colleghi di gruppo Michele Capitani e da Alessandro Manganelli
Agostino Milani, consigliere comunale, visto che il comune di Siena detiene il 37,36 per cento del capitale dell’azienda, ha presentato venerdì scorso un esposto di quattro pagine più gli allegati alla Procura della Repubblica di Siena e alla procura presso la Corte dei Conti di Firenze. In esso indica una serie di punti che a suo parere sono degni di attenzione da parte della magistratura ordinaria e di quella contabile. Al primo punto la bordata nei confronti dell’attuale presidente Massimo Roncucci che secondo quanto risulta a Milani con decorrenza primo giugno 2003 è stato assunto con un contratto da dirigente con una retribuzione lorda di 54 mila euro. Un’assunzione che peraltro era cosa nota per cui l’esposto arriva con molto ritardo.
“Abbiamo voluto essere certi che la cosa fosse vera”, hanno puntualizzato, in risposta ad una nostra domanda, gli esponenti di An. Milani aggiunge anche che il contratto prevedeva tutta una serie di strategie aziendali che Roncucci avrebbe dovuto seguire. Di qui la richiesta di fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato all’assunzione.
Successivamente Milani elenca una serie di punti sull’attività della società che meritano l'attenzione dei magistrati. La locazione di un deposito di pullman a Campostaggia per il quale Train secondo il consigliere di An pagherebbe 15 mila euro al mese. Ma Train, scrive ancora Milani, era proprietario a Colle di un’area con un capannone venduta al comune valdelsano. Il box di manutenzione e cartellini (tagliandi che garantiscono l’efficienza e sicurezza dei mezzi) di Siena risulta completato ma “tuttora” è inutilizzato. Lo stesso per il banco revisioni. Sottoutilizzazione anche per l’autocarrozzeria rinnovata e messa a norma. Mancanza di assicurazione contro il furto per gli autobus gran turismo. “O almeno lo erano alcuni anni fa” aggiunge Milani, che ricorda come un bus sia scomparso a Parigi “senza lasciare traccia”.
Riguardo al bilancio dello scorso annoAn punta il dito contro i 300 mila euro per consulenze tecniche, legali e di notaio, i 700 mila per locazioni di vario genere a fronte di leasing di 380 mila. E sottolinea come su un fatturato di 34 milioni l’utile sia stato di “neppure” 70 mila euro.
Nel finale dell’esposto lancia un attacco politico al sindaco Maurizio Cenni. Milani ricorda come un socio “che possegga una quota qualificata" possa esercitare “azione di responsabilità nei confronti degli amministratori che siano inadempienti” riguardo ad obblighi e doveri. ”Quest’azione- scrive nell’esposto – non è mai stata neppure paventata dal comune di Siena”. Da tutto questo la richiesta di acquisire, con un sequestro i documenti relativi a tutti punti oggetto dell’esposto stesso.
Sul piano politico An lancerà l’offensiva Train presentando una mozione firmata dallo stesso Milani, dai suoi colleghi di gruppo Michele Capitani e da Alessandro Manganelli