Per evitare la concessione di contributi, esenzioni e case popolari a chi non ne ha diritto

SIENA. Nei giorni scorsi l’assessore alle politiche sociali, sanità e casa, Anna Ferretti, ha partecipato ad un incontro con il Comandante della Guardia di Finanza di Siena Giampaolo Mazza, teso ad implementare la collaborazione tra i due enti per evitare la concessione di contributi, esenzioni e case popolari a persone e famiglie che non ne hanno diritto. Già nel 2009 era stato stipulato un protocollo d’intesa tra Comune e Guardia di Finanza che, nel tempo, ha dato i suoi frutti consentendo all’amministrazione comunale di recuperare risorse concesse in modo inappropriato a seguito di dichiarazioni false o non corrette.
“Nell’attuale situazione di difficoltà – ha commentato Ferretti – dove sono sempre maggiori le pressioni per ricevere sostegno ed aiuto è fondamentale che le risorse vengano erogate solo a chi, realmente, versa in stato di necessità, e che le dichiarazioni e le certificazioni mendaci siano perseguite, per far sì che vengano rispettati criteri di equità e giustizia sociale”.
Gli uffici del Comune sono, infatti, collegati alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate (Puntofisco) e dell’Agenzia del Territorio (Sister) e tramite queste svolgono gli opportuni controlli e intervengono sulle richieste improprie.
“L’importante sinergia con la Guardia di Finanza – come ha spiegato l’assessore – si concretizzerà con l’invio, da parte nostra, degli elenchi delle persone che richiedono gli interventi di sostegno, in modo da permettere a chi ne ha la competenza e la possibilità di eseguire ulteriori controlli oltre quelli che il nostro Ente già svolge>>. Perché <<Il compito del Comune, così come quello della Finanza, non è vessare i cittadini, ma applicare la legge e farla rispettare lavorando nel rispetto della normativa vigente e nell’interesse di tutti i cittadini”.
Come ha spiegato il Comandante Mazza, “Le indagini delle Fiamme Gialle vengono condotte mediante l’approfondita analisi del patrimonio informativo contenuto nell’Anagrafe Tributaria e perfezionate da riscontri investigativi eseguiti sul territorio, anche mediante l’utilizzo di un sistema di banche dati di nuova concezione denominato C.E.TE (Controllo Economico del Territorio), teso a rilevare sistematicamente la proprietà ed il possesso o l’utilizzo a qualsiasi scopo di beni cosiddetti “di lusso” (autovetture di grossa cilindrata, imbarcazioni da diporto, ma anche collaboratori familiari e assicurazioni), in modo tale da procedere alla rettifica sintetica delle dichiarazioni dei redditi presentate. Gli esiti dei controlli sono, poi, trasmessi al Comune e valutati anche sotto il profilo giudiziario per mendace dichiarazione ed indebita percezione di erogazione a danno dello Stato”.
A queste verifiche adesso si aggiungerà la possibilità di ulteriori controlli incrociati da parte della Guardia di Finanza, basati sulle banche dati messe a disposizione di quest’ultima dal Comune.
“Nell’attuale situazione di difficoltà – ha commentato Ferretti – dove sono sempre maggiori le pressioni per ricevere sostegno ed aiuto è fondamentale che le risorse vengano erogate solo a chi, realmente, versa in stato di necessità, e che le dichiarazioni e le certificazioni mendaci siano perseguite, per far sì che vengano rispettati criteri di equità e giustizia sociale”.
Gli uffici del Comune sono, infatti, collegati alle banche dati dell’Agenzia delle Entrate (Puntofisco) e dell’Agenzia del Territorio (Sister) e tramite queste svolgono gli opportuni controlli e intervengono sulle richieste improprie.
“L’importante sinergia con la Guardia di Finanza – come ha spiegato l’assessore – si concretizzerà con l’invio, da parte nostra, degli elenchi delle persone che richiedono gli interventi di sostegno, in modo da permettere a chi ne ha la competenza e la possibilità di eseguire ulteriori controlli oltre quelli che il nostro Ente già svolge>>. Perché <<Il compito del Comune, così come quello della Finanza, non è vessare i cittadini, ma applicare la legge e farla rispettare lavorando nel rispetto della normativa vigente e nell’interesse di tutti i cittadini”.
Come ha spiegato il Comandante Mazza, “Le indagini delle Fiamme Gialle vengono condotte mediante l’approfondita analisi del patrimonio informativo contenuto nell’Anagrafe Tributaria e perfezionate da riscontri investigativi eseguiti sul territorio, anche mediante l’utilizzo di un sistema di banche dati di nuova concezione denominato C.E.TE (Controllo Economico del Territorio), teso a rilevare sistematicamente la proprietà ed il possesso o l’utilizzo a qualsiasi scopo di beni cosiddetti “di lusso” (autovetture di grossa cilindrata, imbarcazioni da diporto, ma anche collaboratori familiari e assicurazioni), in modo tale da procedere alla rettifica sintetica delle dichiarazioni dei redditi presentate. Gli esiti dei controlli sono, poi, trasmessi al Comune e valutati anche sotto il profilo giudiziario per mendace dichiarazione ed indebita percezione di erogazione a danno dello Stato”.
A queste verifiche adesso si aggiungerà la possibilità di ulteriori controlli incrociati da parte della Guardia di Finanza, basati sulle banche dati messe a disposizione di quest’ultima dal Comune.