di Alessandra Siotto
SIENA. Un sito web per informare sulle tossicodipendenze, per prevenire l'uso di sostanze, per aiutare chi si trova a vivere il problema dell'abuso. www.insostanza.it è il nuovo progetto realizzato in collaborazione tra la Conferenza dei Sindaci, la USL 7 ed il Centro Studi sulle Dipendenze Patologiche dell'Università degli Studi di Siena. Il sito, che sarà attivo da settembre, è stato presentato questa mattina (23 aprile) dall'assessore Maria Teresa Fabbri, dal viceprefetto vicario, dal dottor Emiliano Betti dell'Usl, dal professor Giuseppe Montefrancesco del Centro Studi, il cui personale si occuperà direttamente della gestione del sito e dell'interazione con gli utenti. Infatti la vera novità del progetto è la possibilità di chiedere aiuto in forma anonima e diretta tramite il sito, inviando una mail o rivolgendosi al numero di telefono. Chiunque potrà formulare domande e gli operatori specializzati, 3 psicologi ed un medico, saranno pronti a fornire tutto l'aiuto necessario. In particolare saranno loro, gli operatori, a recarsi dal tossicodipendente che chiederà aiuto, dovunque lui vorrà. “Andremo noi da chi lo vorrà – ha detto Montefrancesco – e questa è la vera rivoluzione permessa del web. Quando abbiamo un problema, abbiamo bisogno di parlare e l'idea del sito nasce proprio così. Se il tossicodipendente non trova nessuno con cui parlare, finisce che l'unico rapporto ce l'ha con la sostanza”. “Sappiamo – ha spiegato l'assessore – che le persone che hanno questo tipo di problemi, non si avvicinano facilmente ai servizi: in pochi arrivano volontariamente ad usufruire dei servizi sociali, proprio per il modo in cui sono strutturati”. “Passa troppo tempo – ha sottolineato Betti – da quando si inizia ad assumere la sostanza a quando ci si rivolge ai nostri servizi. E' importante, inoltre, lavorare su tutte le dipendenze, non solo sulle droghe, ma anche sull'alcol, sulla nicotina, sul gioco d'azzardo”.
“Non vinceremo mai – ha aggiunto il responsabile del Centro Studi – il problema con le sostanze, ma dobbiamo essere moderni, capaci di flessibilità e plasticità per stare accanto alle sostanze, senza perderle, restando aggiornati”. Ed il sito è proprio una soluzione moderna, innovativa, che permette un approccio diverso con la tematica delle dipendenze e facilita la richiesta di aiuto, oltre a fornire una grande quantità di informazioni dettagliate sulle sostanze e sui loro effetti.
“Le istituzioni – ha detto Montefrancesco – sono state sensibili e soprattutto moderne, appoggiando e sostenendo il nostro progetto. Siena è una realtà fortunata, non mostra esplosività sociale. Bisogna ricordare sempre che quando si parla di sostanze, in realtà si parla di come sta la gente”.
In occasione della conferenza stampa è stata distribuita una Relazione sul Consumo di Oppiacei e altre Droghe, realizzata dal Centro Studi delle Dipendenze Patologiche di Siena, con i dati degli utenti che hanno usufruito dei Servizi per le Tossicodipendenze in circa 30 anni di attività, fino al 2007. “Questi dati – ha spiegato Montefrancesco – sono la parte visibile del problema, quanti si rivolgono ai servizi, spontaneamente o perché segnalati dalle autorità. Ma c'è tutta un'altra parte invisibile che fa uso di sostanze, che ha dipendenze, ma che non si rivolge ai servizi tradizionali ed è proprio a questa parte che il sito si rivolge”.
SIENA. Un sito web per informare sulle tossicodipendenze, per prevenire l'uso di sostanze, per aiutare chi si trova a vivere il problema dell'abuso. www.insostanza.it è il nuovo progetto realizzato in collaborazione tra la Conferenza dei Sindaci, la USL 7 ed il Centro Studi sulle Dipendenze Patologiche dell'Università degli Studi di Siena. Il sito, che sarà attivo da settembre, è stato presentato questa mattina (23 aprile) dall'assessore Maria Teresa Fabbri, dal viceprefetto vicario, dal dottor Emiliano Betti dell'Usl, dal professor Giuseppe Montefrancesco del Centro Studi, il cui personale si occuperà direttamente della gestione del sito e dell'interazione con gli utenti. Infatti la vera novità del progetto è la possibilità di chiedere aiuto in forma anonima e diretta tramite il sito, inviando una mail o rivolgendosi al numero di telefono. Chiunque potrà formulare domande e gli operatori specializzati, 3 psicologi ed un medico, saranno pronti a fornire tutto l'aiuto necessario. In particolare saranno loro, gli operatori, a recarsi dal tossicodipendente che chiederà aiuto, dovunque lui vorrà. “Andremo noi da chi lo vorrà – ha detto Montefrancesco – e questa è la vera rivoluzione permessa del web. Quando abbiamo un problema, abbiamo bisogno di parlare e l'idea del sito nasce proprio così. Se il tossicodipendente non trova nessuno con cui parlare, finisce che l'unico rapporto ce l'ha con la sostanza”. “Sappiamo – ha spiegato l'assessore – che le persone che hanno questo tipo di problemi, non si avvicinano facilmente ai servizi: in pochi arrivano volontariamente ad usufruire dei servizi sociali, proprio per il modo in cui sono strutturati”. “Passa troppo tempo – ha sottolineato Betti – da quando si inizia ad assumere la sostanza a quando ci si rivolge ai nostri servizi. E' importante, inoltre, lavorare su tutte le dipendenze, non solo sulle droghe, ma anche sull'alcol, sulla nicotina, sul gioco d'azzardo”.
“Non vinceremo mai – ha aggiunto il responsabile del Centro Studi – il problema con le sostanze, ma dobbiamo essere moderni, capaci di flessibilità e plasticità per stare accanto alle sostanze, senza perderle, restando aggiornati”. Ed il sito è proprio una soluzione moderna, innovativa, che permette un approccio diverso con la tematica delle dipendenze e facilita la richiesta di aiuto, oltre a fornire una grande quantità di informazioni dettagliate sulle sostanze e sui loro effetti.
“Le istituzioni – ha detto Montefrancesco – sono state sensibili e soprattutto moderne, appoggiando e sostenendo il nostro progetto. Siena è una realtà fortunata, non mostra esplosività sociale. Bisogna ricordare sempre che quando si parla di sostanze, in realtà si parla di come sta la gente”.
In occasione della conferenza stampa è stata distribuita una Relazione sul Consumo di Oppiacei e altre Droghe, realizzata dal Centro Studi delle Dipendenze Patologiche di Siena, con i dati degli utenti che hanno usufruito dei Servizi per le Tossicodipendenze in circa 30 anni di attività, fino al 2007. “Questi dati – ha spiegato Montefrancesco – sono la parte visibile del problema, quanti si rivolgono ai servizi, spontaneamente o perché segnalati dalle autorità. Ma c'è tutta un'altra parte invisibile che fa uso di sostanze, che ha dipendenze, ma che non si rivolge ai servizi tradizionali ed è proprio a questa parte che il sito si rivolge”.