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SIENA. Per cd, dvd e supporti multimediali in genere torna l’obbligo del bollino Siae. Nella Gazzetta ufficiale del 6 aprile è stato pubblicato il DPCM 31/2009 contenente la disciplina del contrassegno SIAE da apporre sui supporti contenenti programmi per elaboratore o multimediali nonché su ogni supporto contenente suoni, voci o immagini in movimento, destinati ad essere posti in commercio o ceduti in uso a qualunque titolo a fine di lucro.
L’intervento fa seguito alla sentenza del novembre 2007 della Corte di Giustizia europea, che in pratica aveva stabilito il carattere superfluo dei bollini; dopo un “carteggio” tra Siae e Unione Europea però, il Governo italiano ha ravvisato gli estremi per intervenire nuovamente in materia con il DPCM di cui sopra, che è entrato in vigore il 21 aprile 2009. In pratica, da tale data tornano ad avere efficacia l’obbligo di apposizione del bollino SIAE sui supporti indicati dall’art. 181-bis della legge n. 633/1941 nonché le disposizioni penali collegate alla mancata apposizione del medesimo. Stando al nuovo dispositivo, i supporti che entreranno in commercio d’ora in poi dovranno dunque essere nuovamente accessoriati del bollino; un dubbio interpretativo è sorto per quelli entrati in commercio nel periodo intercorso tra la sentenza della Corte europea (come detto, novembre 2007) ed il 21 aprile scorso. Per questi supporti la Siae invita gli esercenti a richiedere gratuitamente ai propri uffici un numero corrispondente di bollini da applicarvi sopra.
In merito a questa ultima operazione la Siae sul proprio sito garantisce tempi “rapidissimi”, ma in realtà la situazione non pare essere al momento così chiara e lineare. “Abbiamo già avviato contatti con gli uffici territoriali per avere ragguagli in proposito, e forse potremo sapere qualcosa di più agli inizi della prossima settimana – afferma Carlo Conforti, Vicepresidente Confesercenti Siena, che da anni segue la vicenda anche come operatore del settore – è certo che al momento la vicenda ci lascia perplessi. Chi commercia legalmente prodotti audio o video si trova nuovamente sballottato da una indicazione ad un'altra di segno opposto, senza peraltro disporre da subito di tutte le informazioni pratiche del caso. Tutto questo mentre continuano a mancare provvedimenti realmente utili per il settore, come l’abbassamento dell’iva; e mentre il commercio di falsi e download pirata proseguono”.
Maggiori informazioni per gli esercenti sono disponibili sul sito www.confesercenti.siena.it
L’intervento fa seguito alla sentenza del novembre 2007 della Corte di Giustizia europea, che in pratica aveva stabilito il carattere superfluo dei bollini; dopo un “carteggio” tra Siae e Unione Europea però, il Governo italiano ha ravvisato gli estremi per intervenire nuovamente in materia con il DPCM di cui sopra, che è entrato in vigore il 21 aprile 2009. In pratica, da tale data tornano ad avere efficacia l’obbligo di apposizione del bollino SIAE sui supporti indicati dall’art. 181-bis della legge n. 633/1941 nonché le disposizioni penali collegate alla mancata apposizione del medesimo. Stando al nuovo dispositivo, i supporti che entreranno in commercio d’ora in poi dovranno dunque essere nuovamente accessoriati del bollino; un dubbio interpretativo è sorto per quelli entrati in commercio nel periodo intercorso tra la sentenza della Corte europea (come detto, novembre 2007) ed il 21 aprile scorso. Per questi supporti la Siae invita gli esercenti a richiedere gratuitamente ai propri uffici un numero corrispondente di bollini da applicarvi sopra.
In merito a questa ultima operazione la Siae sul proprio sito garantisce tempi “rapidissimi”, ma in realtà la situazione non pare essere al momento così chiara e lineare. “Abbiamo già avviato contatti con gli uffici territoriali per avere ragguagli in proposito, e forse potremo sapere qualcosa di più agli inizi della prossima settimana – afferma Carlo Conforti, Vicepresidente Confesercenti Siena, che da anni segue la vicenda anche come operatore del settore – è certo che al momento la vicenda ci lascia perplessi. Chi commercia legalmente prodotti audio o video si trova nuovamente sballottato da una indicazione ad un'altra di segno opposto, senza peraltro disporre da subito di tutte le informazioni pratiche del caso. Tutto questo mentre continuano a mancare provvedimenti realmente utili per il settore, come l’abbassamento dell’iva; e mentre il commercio di falsi e download pirata proseguono”.
Maggiori informazioni per gli esercenti sono disponibili sul sito www.confesercenti.siena.it