SIENA. Tre imprese senesi lanciate da Toscana Life Sciences (TLS) sono state protagoniste al BioInItaly a Milano. BioInItaly è alla sua seconda edizione ed è stato creato con il fine di mettere in contatto le imprese biotecnologiche e nanobiotecnologiche italiane più innovative con gli investitori potenziali nazionali ed internazionali.
Delle venti aziende che avevano fatto richiesta sono state scelte le "senesi" Molteni Therapeutics, Toscana Biomarkers e Diesse Ricerche. L’evento, grazie anche a Bridges to Italy (associazione non profit con sede in California focalizzata sulla promozione delle relazioni tra Usa e Italia), ha assunto una portata internazionale, dal momento che le aziende biotech italiane hanno avuto modo di presentarsi via web ad un pubblico di investitori e imprenditori statunitensi operanti nel settore. Per Toscana Life Sciences è un ulteriore riconoscimento della bontà della strada intrapresa e della qualità delle imprese incubate all’interno della struttura di via Fiorentina. A moderare i lavori delle due giornate, di fronte ad una platea di un centinaio di investitori italiani e stranieri e di responsabili di business development appartenenti ad imprese multinazionali di prestigio, è stato chiamato Germano Carganico, membro della commissione direttiva di Assobiotec e direttore generale di Toscana Life Sciences, segno tangibile della considerazione che nel panorama delle biotecnologie ha assunto il progetto senese.
“I risultati che la passata edizione di BioInItaly ha generato ci dimostrano che siamo sulla buona strada con un evento di grande concretezza che mette a contatto idee e progetti innovativi con il mondo dei potenziali investitori” ha commentato Carganico. “Il dato più rilevante è che a seguito dell’edizione 2008 sono stati conclusi 2 accordi di partecipazione finanziaria e ben 10 accordi di collaborazione tra imprese”.
Soci di TLS sono Provincia e Comune di Siena, Banca e Fondazione Mps, Regione Toscana, Università di Firenze, Pisa e Siena, Scuola Normale e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Azienda Ospedaliera Senese, Camera di Commercio di Siena. Attualmente sono 11 le aziende incubate nella struttura, che arriverà ad avere al suo interno nel 2010 circa 120 ricercatori.
Delle venti aziende che avevano fatto richiesta sono state scelte le "senesi" Molteni Therapeutics, Toscana Biomarkers e Diesse Ricerche. L’evento, grazie anche a Bridges to Italy (associazione non profit con sede in California focalizzata sulla promozione delle relazioni tra Usa e Italia), ha assunto una portata internazionale, dal momento che le aziende biotech italiane hanno avuto modo di presentarsi via web ad un pubblico di investitori e imprenditori statunitensi operanti nel settore. Per Toscana Life Sciences è un ulteriore riconoscimento della bontà della strada intrapresa e della qualità delle imprese incubate all’interno della struttura di via Fiorentina. A moderare i lavori delle due giornate, di fronte ad una platea di un centinaio di investitori italiani e stranieri e di responsabili di business development appartenenti ad imprese multinazionali di prestigio, è stato chiamato Germano Carganico, membro della commissione direttiva di Assobiotec e direttore generale di Toscana Life Sciences, segno tangibile della considerazione che nel panorama delle biotecnologie ha assunto il progetto senese.
“I risultati che la passata edizione di BioInItaly ha generato ci dimostrano che siamo sulla buona strada con un evento di grande concretezza che mette a contatto idee e progetti innovativi con il mondo dei potenziali investitori” ha commentato Carganico. “Il dato più rilevante è che a seguito dell’edizione 2008 sono stati conclusi 2 accordi di partecipazione finanziaria e ben 10 accordi di collaborazione tra imprese”.
Soci di TLS sono Provincia e Comune di Siena, Banca e Fondazione Mps, Regione Toscana, Università di Firenze, Pisa e Siena, Scuola Normale e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Azienda Ospedaliera Senese, Camera di Commercio di Siena. Attualmente sono 11 le aziende incubate nella struttura, che arriverà ad avere al suo interno nel 2010 circa 120 ricercatori.