di Augusto Mattioli
SIENA. Il rettore Silvano Focardi, oltre che occuparsi dei disastrati conti dell’università, farebbe bene anche a rispettare i giornalisti che ogni giorno seguono l’evolversi della situazione.
Purtroppo non è stato così in occasione della notizia uscita nella tarda serata di ieri (13 novembre), che nel cda dell’ateneo ci sarà anche un rappresentante del ministero. Con Focardi chi scrive e altri due giornalisti nel primo pomeriggio di ieri hanno avuto un lungo colloquio (seguito con qualche preoccupazione dagli addetti stampa perché, come è suo costume, Focardi parla e briglia sciolta), nel corso del quale è stato chiesto se ci fossero indicazioni ministeriali in merito agli assetti dell’ateneo (il commissariamento lo aveva escluso lui stesso).
Poi, a tarda sera, la notizia della nomina di un consigliere in rappresentanza del ministero nella persona di Davide Cantagalli della edizioni Cantagalli, area neocon cattolica. Una notizia inaspettata.
Sembra strano che Focardi, che aveva passato la mattinata a Roma, non ne fosse informato. Non ci crediamo proprio. Il rettore ci ha dato l’impressione di comportarsi come i dirigenti di contrada che fanno i partiti per il Palio. Dicono una cosa e ne fanno un'altra, senza timore di perdere la faccia. Perché il Palio dovrebbe essere un gioco e tutto o quasi è permesso. Ma l’università è – o dovrebbe essere – qualcosa di diverso dal Palio. Con comportamenti conseguenti.