Ciò che è stato sollevato è un dubbio legittimo, palesato in una interrogazione al consiglio Provinciale
Riceviamo e pubblichiamo da Maurizio Cesari e Michela Guerrini (Fli)
SIENA. Dopo le dichiarazioni risentire e piene di sconcerto dell’assessore Bianchi, ci domandiamo se per caso non siano stati altri a regalare un pesce d’aprile alla cittadinanza.
Non è di molti mesi fa la notizia che i lavori di ristrutturazione dell’originario stabilimento delle Terme Salute e Ambiente, realizzati dalla nuova società di gestione Terme di Petriolo spa, per un importo complessivo di oltre un milione di euro, sono stati possibili grazie alle risorse derivanti dalla vendita ( quindi cessione sic!!) dello stabilimento termale delle Galleraie nel comune di Radicondoli, di cui la Provincia deteneva la quota più rilevante del capitale sociale della società di gestione. Ebbene domandiamo come gli stabilimenti delle Galleraie siano state cedute e a chi? E se soprattutto l’importo della vendita sia stato congruamente valutato mediante stima dei beni patrimoniali
A stare alle parole dell’ass. Bianchi sembra proprio che la società Terme salute e ambiente spa, ora Terme di Petriolo spa, non abbia mai ceduto alcunché, che l’assetto patrimoniale sia rimasto immutato e che delle scelte operate tutti fossero a conoscenza.
Bè, se le procedure fossero state corrette, e ciò corrispondesse poi al vero, noi come forza politica che per dirla con le parole dello stesso assessore “ si ergono a difensori della comunità” saremmo veramente lieti. Ci resta però in gola una domanda ancora, se la cessione del ramo di azienda è avvenuta, come mai nessuno sapeva che gli stabilimenti delle Gallerie che facevano parte della società Terme salute e ambiente sp.a con stabilimenti in Petriolo e Galleraie , quest’ultima ubicata in Radicondoli, sono stati ceduti a privati, vi è stato un passaggio nei consigli comunali dei soci pubblici della società Salute e Ambiente s.p.a? A questo punto credo che tali domande non siano dabbenaggine di chi ha sollevato la questione, e che una risposta in merito sia gradita se non doverosa. Tanto per ricordare che trattasi di beni pubblici e che come tali, cosa certamente ben conosciuta dall’ass. Bianchi, sono soggetti a particolari procedure.
A parte l’ilarità che siamo stati capaci di sollevare nei nostri amministratori, crediamo che qualche dubbio sia pure giustificato, memori anche di quanto è accaduto nella società Aeroporto di Siena spa, finita sulle cronache dei giornali per i motivi simili e purtroppo a tutti noti.
Infondo ciò che è stato sollevato è un dubbio legittimo, palesato in una interrogazione al consiglio Provinciale, certo anche noi faremo i dovuti accessi agli atti, e ci auguriamo in una pronta risposta della pubblica Amministrazione Provinciale. Domandare è lecito rispondere è cortesia.
Ecco quindi che la nostra “dabbenaggine” è tutta racchiusa in una necessità di chiarezza.
Maurizio Cesari e Michela Guerrini – FUTURO E LIBERTA’ SIENA