SIENA. Il convegno dal titolo “Spettacolo dal vivo e nuove generazioni”, promosso dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Regione Toscana, già dalla giornata di ieri aveva visto al Teatro dei Rozzi operatori del settore, organizzatori, direttori di festival, istituzioni pubbliche e artisti confrontarsi sulle tematiche più attuali relative al finanziamento pubblico e privato e alle prospettive di distribuzione degli spettacoli contemporanei.
Dopo un’approfondita discussione ed un proficuo scambio di esperienze, l’iniziativa si è chiusa oggi (16 dicembre) con varie considerazioni e alcune proposte concrete. E’ emerso, infatti che, nonostante le difficoltà economiche del settore, il teatro italiano attraversa un momento di intensa vitalità ed il sistema dei finanziamenti non è in grado di fotografarne la situazione.
Il primo intento operativo è stato, pertanto, quello di prevedere il “fondo di creatività”, contenuto nella proposta di legge per lo spettacolo dal vivo, come sostegno della sperimentazione contemporanea.
I gruppi di lavoro, già attivi nell’ambito del Coordinamento dei Teatri della Contemporaneità, si faranno promotori di una serie di iniziative, compresa una raccolta di firme, per la regolamentazione di questo fondo, affinché la scrittura delle regole avvenga attraverso un processo “dal basso”.
E’ inoltre emersa la necessità di sostenere azioni indirette di finanziamento, come ad
esempio la detassazione sul modello già previsto per le fondazioni liriche-sinfoniche, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo del “nuovo teatro” e garantire il pluralismo dell’offerta culturale.
Dopo un’approfondita discussione ed un proficuo scambio di esperienze, l’iniziativa si è chiusa oggi (16 dicembre) con varie considerazioni e alcune proposte concrete. E’ emerso, infatti che, nonostante le difficoltà economiche del settore, il teatro italiano attraversa un momento di intensa vitalità ed il sistema dei finanziamenti non è in grado di fotografarne la situazione.
Il primo intento operativo è stato, pertanto, quello di prevedere il “fondo di creatività”, contenuto nella proposta di legge per lo spettacolo dal vivo, come sostegno della sperimentazione contemporanea.
I gruppi di lavoro, già attivi nell’ambito del Coordinamento dei Teatri della Contemporaneità, si faranno promotori di una serie di iniziative, compresa una raccolta di firme, per la regolamentazione di questo fondo, affinché la scrittura delle regole avvenga attraverso un processo “dal basso”.
E’ inoltre emersa la necessità di sostenere azioni indirette di finanziamento, come ad
esempio la detassazione sul modello già previsto per le fondazioni liriche-sinfoniche, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo del “nuovo teatro” e garantire il pluralismo dell’offerta culturale.