Anche per i sindaci "I conti non tornano"
SIENA. Finalmente anche i sindaci si sono accorti di quello che andiamo dicendo e argomentando da anni: i rifiuti costano troppo e invece di ottimizzare i servizi e diminuire i costi, ogni anno cittadini e imprese vedono aumentare la bolletta in costanza di servizio.
La cosa più strana poi è che (quasi unico esempio in Italia) il servizio rifiuti nelle province di Siena Grosseto e Arezzo è stato affidato con una gara su regole europee e quindi evidentemente una volta stabiliti i costi e affidato il servizio non si riesce proprio a capire come subito al primo anno si aggiungano altri aumenti che invariabilmente pescano nelle tasche di imprese e cittadini.
E’ da tempo, fra l’altro, che chiediamo come Confcommercio ai sindaci, alla provincia, ai vertici dell’Ato Rifiuti e al gestore chiunque sia di salvaguardare i buoni risultati fin qui ottenuti in Siena e provincia che rischiano di annegare nel passaggio all’area vasta accorpando Siena con le province di Grosseto e Arezzo. Viceversa i nostri timori si sono puntualmente avverati e … ora se ne accorgono anche i sindaci. Il famoso triangolo (Renato Zero docet) fra Ato Rifiuti Toscana Sud, Sei Toscana il nuovo gestore vittorioso e le amministrazioni comunali è tornato ancora di moda e ognuno rimpalla all’altro la responsabilità degli aumenti dei costi.
E’ vero che i rifiuti cambiano nome frequentemente (Tarsu, Tia 1, Tia 2, Tares, Tari) ma la sensazione è che ad ogni cambio costino di più alle imprese e ai cittadini.
Che dire se non invitare tutti i sindaci direttamente per i loro comuni, indirettamente come componenti dell’assemblea dell’Ato e come azionisti del gestore Sei Toscana di provvedere entro la scadenza del loro mandato non lasciando rifiuti e aumenti … fuori dal cassonetto.
Confcommercio Siena