Lalli: "Le citttà candidate prendano la cosa come un gioco"

TREVISO. Di seguito pubblichiamo la risposta di Mirko Lalli, fondatore di Travel Appeal, al comunicato stampa dell’Unità Operativa Ufficio di Candidatura di Siena 2019.
“Il Comunicato Stampa odierno del prof. Pierluigi Sacco, Direttore dell’Unità Operativa per la Candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019, si apre con la seguente domanda: “Ha senso applicare un indice di questo tipo alla competizione per la Capitale Europea della Cultura?” E dopo due pagine di argomentazioni arriva a sintetizzare che no, non ha molto senso. Perfetto! Perché siamo assolutamente d’accordo con lui!
Il Travel Appeal Index è un algoritmo che misura le potenzialità TURISTICHE di un territorio e va a prendere in considerazione migliaia di variabili che concorrono alla definizione dell’immagine DIGITALE di una destinazione. “Digitale”, perché è proprio online che oggi i viaggiatori scelgono dove e come effettuare le proprie vacanze e scelgono in base a quello che altri turisti hanno scritto proprio sui canali digitali. Il fatto di avere un indice normalizzato permette di confrontare destinazioni non omogenee per grandezza e tipologia. Per capire come funziona basta guardare questo video: http://trappl.co/video-tai
Per il progetto sperimentale TAI Cultura 2019 (visibile qui: http://cultura2019.travelappeal.com/ ) abbiamo applicato il nostro algoritmo relativo al “sentiment” e alla “reputation” alle sei città finaliste. Questo significa che abbiamo analizzato tutto quello che si dice SUL WEB e sui social media di ogni singola città e abbiamo valutato tutti i canali di review (TripAdvisor, Booking, HolidayCheck, ecc.); l’algoritmo normalizza i risultati, stila la classifica e facciamo vedere anche tutti i contenuti di ogni città.
Non abbiamo certo la velleità di influenzare la scelta della città che vincerà la candidatura e non credo che una classifica basata sui dati della rete possa in qualche modo influenzare la giuria, come giustamente dice il prof. Sacco.
Mi sorprende anzi che qualcuno abbia anche solo pensato che questo tipo di misurazione fosse in qualche modo legata alla bontà del progetto di candidatura. Il nostro algoritmo è rilevante, come spiega perfettamente il prof. Sacco nel suo comunicato, solo per finalità turistiche e valuta la percezione della destinazione, della ricettività e dell’offerta culturale per come viene descritta da chi l’ha vissuta, provata e partecipata.
Consiglierei alle città candidate di prenderlo come un gioco, al massimo un indicatore aggiuntivo di come la città viene PERCEPITA da turisti, viaggiatori e cittadini, con la consapevolezza che proprio in base a questa immagine altri turisti e viaggiatori sceglieranno o meno se visitare la città.
Continueremo comunque a monitorare le sei città fino al momento in cui sarà proclamata la vincitrice, certamente la Giuria della Candidatura a Capitale Europea della Cultura non prenderà in considerazione i nostri dati per scegliere la città vincitrice, i turisti invece ci guardano eccome.”
“Il Comunicato Stampa odierno del prof. Pierluigi Sacco, Direttore dell’Unità Operativa per la Candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019, si apre con la seguente domanda: “Ha senso applicare un indice di questo tipo alla competizione per la Capitale Europea della Cultura?” E dopo due pagine di argomentazioni arriva a sintetizzare che no, non ha molto senso. Perfetto! Perché siamo assolutamente d’accordo con lui!
Il Travel Appeal Index è un algoritmo che misura le potenzialità TURISTICHE di un territorio e va a prendere in considerazione migliaia di variabili che concorrono alla definizione dell’immagine DIGITALE di una destinazione. “Digitale”, perché è proprio online che oggi i viaggiatori scelgono dove e come effettuare le proprie vacanze e scelgono in base a quello che altri turisti hanno scritto proprio sui canali digitali. Il fatto di avere un indice normalizzato permette di confrontare destinazioni non omogenee per grandezza e tipologia. Per capire come funziona basta guardare questo video: http://trappl.co/video-tai
Per il progetto sperimentale TAI Cultura 2019 (visibile qui: http://cultura2019.travelappeal.com/ ) abbiamo applicato il nostro algoritmo relativo al “sentiment” e alla “reputation” alle sei città finaliste. Questo significa che abbiamo analizzato tutto quello che si dice SUL WEB e sui social media di ogni singola città e abbiamo valutato tutti i canali di review (TripAdvisor, Booking, HolidayCheck, ecc.); l’algoritmo normalizza i risultati, stila la classifica e facciamo vedere anche tutti i contenuti di ogni città.
Non abbiamo certo la velleità di influenzare la scelta della città che vincerà la candidatura e non credo che una classifica basata sui dati della rete possa in qualche modo influenzare la giuria, come giustamente dice il prof. Sacco.
Mi sorprende anzi che qualcuno abbia anche solo pensato che questo tipo di misurazione fosse in qualche modo legata alla bontà del progetto di candidatura. Il nostro algoritmo è rilevante, come spiega perfettamente il prof. Sacco nel suo comunicato, solo per finalità turistiche e valuta la percezione della destinazione, della ricettività e dell’offerta culturale per come viene descritta da chi l’ha vissuta, provata e partecipata.
Consiglierei alle città candidate di prenderlo come un gioco, al massimo un indicatore aggiuntivo di come la città viene PERCEPITA da turisti, viaggiatori e cittadini, con la consapevolezza che proprio in base a questa immagine altri turisti e viaggiatori sceglieranno o meno se visitare la città.
Continueremo comunque a monitorare le sei città fino al momento in cui sarà proclamata la vincitrice, certamente la Giuria della Candidatura a Capitale Europea della Cultura non prenderà in considerazione i nostri dati per scegliere la città vincitrice, i turisti invece ci guardano eccome.”
Mirko Lalli – Fondatore e Amministratore Delegato di Travel Appeal