FIRENZE. Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, non ha dubbi: "I tagli ai treni sono uno schiaffo alla sostenibilità ambientale e se il Governo decide di non intervenire nella copertura dei costi, lasciando a Trenitalia la scelta di tagliare i servizi meno remunerativi, saranno i meno abbienti a rimetterci di più".
Alla conferenza stampa di ieri (9 giugno), a Firenze erano presenti anche i deputati del PD Ermete Realacci e Franco Ceccuzzi, primo firmatario dell'interpellanza urgente al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sul futuro dei 20 intercity ed eurocity in via di soppressione e dei rappresentanti di alcuni dei comitati dei pendolari sorti in Toscana.
“Nell’accogliere – ha affermato Franco Ceccuzzi – la proposta di Legambiente di dedicare una giornata sul tema del trasporto locale su ferro per far sentire la voce degli oltre 200mila pendolari toscani, ribadisco l’appello al governo per scongiurare il taglio dei treni previsti a partire dal 15 giugno prossimo. Il governo deve sostenere una nuova politica industriale di Trenitalia che punti ad innalzare efficenza e qualità del servizio, ma al tempo stesso a garantire una continuità dei servizi, come gli intercity che per interi territori e milioni di cittadini rappresentano l’unico accesso alla mobilità ferroviaria. Siamo al fianco della Regione che sta combattendo, al tavolo nazionale con il Ministro delle infrstrutture, Altero Matteoli una dura battaglia per scongiurare i tagli. Nelle prossime settimane – conclude Ceccuzzi – faremo una petizione per recuperare il provvedimento del governo Prodi che prevedeva mille nuovi treni”.
“Con una mano si prende e con l’altra si toglie – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente del Governo Ombra del Pd, Ermete Realacci – Uno degli effetti dell’abolizione dell’ICI è lo sconcertante taglio dei treni dalle tratte Toscane, una misura che penalizzerà i pendolari e congestionerà ulteriormente il traffico automobilistico. Per questo ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente al Ministero dei Trasporti in cui si evidenzia come questo provvedimento inciderà particolarmente sulle fasce meno abbienti della popolazione e i pendolari che saranno costretti a lunghi percorsi alternativi per raggiungere il posto di lavoro o ad abbandonare il trasporto pubblico per quello privato. Il Governo deve intervenire con urgenza per recuperare questa grave e inammissibile decisione. Il trasporto su ferro resta, infatti, una misura strategica per combattere la congestione stradale e le emissioni inquinanti che provengono dal trasporto su gomma”.