"L'appello non può lasciare indifferenti"
Questa la base di partenza straordinaria che ha Siena. Inutile guardare troppo indietro, in primis alle occasioni di sinergia che sono state perse, a quello che si poteva fare e non è stato fatto, alle simpatie o alle antipatite, ai rancori o alle riconoscenze. Ora è il momento di guardare avanti. Tutto sarà diverso dal passato, quando la Fondazione e Mps consentivano una grande indipendenza delle società, alle volte anche esagerata e priva di condizioni. E’ mancata, infatti, una strategia comune, un filo conduttore, un coordinamento fatto di regole e paletti. Ma gli errori del passato non devono essere un limite, bensì un monito e uno stimolo a fare le cose per bene.
Sicuramente l’obiettivo non dovrà essere quello di vincere subito e per forza gli scudetti giovanili, che dovranno arrivare, ma solo nell’ambito di un progetto e di un percorso pluriennale. L’obiettivo primo dovrà essere la crescita con i valori e la giusta etica sportiva dei giovani senesi e di tutti coloro che vorranno scegliere Siena per diventare uomini e giocatori di basket. In questo dovranno essere riprese anche le esperienze positive del basket universitario, con tanti ragazzi e ragazze che scelgono il nostro Ateneo e vogliono proseguire il loro processo di crescita sportiva in ambito cestistico. Un fenomeno straordinario è stato anche BasketBallGeneration, che ha mosso migliaia di giovani in tutta Italia. Questo già lo abbiamo e non è poco, ma tantissimo.
Di certo non si possono cambiare le cose in pochi mesi e l’orizzonte temporale di partenza non può essere di settimane, ma di mesi, forse anni. C’è una parola che unisce Mens Sana, Virtus e Costone: Siena. Questo potrebbe essere il contenitore di un solo gruppo di squadre giovanili, in grado di far crescere i giovani, lo sottoliniamo ancora, ma anche di essere compatibile con le regole che sovraintendono ai campionati nei quali competono le tre massime squadre senesi, compreso il basket femminile, ovviamente.
L’amministrazione comunale mette, dunque, a diposizione le sue energie migliori, non finanziarie, ma tecniche e di garanzia, per far sì che questo progetto possa essere messo in campo, se sinceramente condiviso da tutti”.
Leonardo Tafani