di Ezio Sabatini
SIENA. Se si fosse trattato della famosa gara ippica Kentukuy Derby avremmo potuto raccontare una arrivo al traguardo "per una narice" fra Giraffa e Drago, ossia con il minimo scarto possibile.
E' infatti la contrada di Camporegio ad aggiudicarsi l'edizione 2010 del concorso dei Tabernacoli nella categoria "intramoenia". Sul podio si accomadono poi la Giraffa, al terzo posto la Civetta seguita dall'Aquila per poi chiudere in quinta posizione con l'Aquila. Per tutti gli altri rioni c'è l'ex aequo. Fuori dalle mura è invece in solitaria l'Associazione "Il Laboratorio" ad aggiudicarsi il premio.
Questa edizione del concorso ha visto 4 rioni scegliere come tema per la valorizzazione del proprio tabernacolo di contrada quello del 750esimo anniversario della Battaglia di Monteaperti.
La Torre e la Civetta hanno optato per una interpretazione "fisica" dell'evento, la prima realizzando una ricostruzione con i tradizionali soldatini di piombo mentre il popolo del Castellare ha scelto l'immagine di due guerrieri che si confrontano con sullo sfondo il profilo lontano della città. Con una precisa valenza didattuca le scelte del Bruco, che ha spiegato ai bambini anche il contesto storico ed araldico dello scontro, e del Drago che lo ha inserito nell'unico puzzle che porta i due palii ad essere dedicati alla Madonna.
La piazza è invece al centro del desiderio dei giovanissimi di Lupa ed Istrice, al punto da portare a due ricostruzioni diverse nella realizzazione ma simili nello spirito fra le due avversarie.
I bambini sono invece l'oggetto della riflessione di Nicchio ed Oca. Per la prima il tabernacolo è "cosa si ottiene a mescolare questi con il palio"; mentre per gli altri si invoca la benedizione della Madonna su tutti i bambini, rappresentato con dei pupazzetti nella loro vita all'ombra delle fonti. Anche la Pantera ha messo al centro della propria opera i bambini, seppur in modo diverso. Ha realizzato attorno alla propria opera d'arte uno studio fotografico di altri tempi, dove foto "storiche" dei cittini in bianco e nero, seppia ed a colori stanno stese ad asciugare
La Chiocciola ha voluto invece spiegare ai propri il significato dei motti delle 17 consorelle, visti come altrettante nuvole in cielo, mentre la Selva ha esposto, assieme al Palio vinto a luglio, il bestiario senese oltre ad una poesia che sottolinea la fortuna di essere nati a Siena.
Cencio di fresca vittorio in mostra anche per la Tartuca che, sulla scalinata che porta al punto più alto della città, ha scritto le parole del "te deum" colorando ogni strofa con i colori delle contrade. L'Onda, invece, continua nel proprio progetto di utilizzare i tabernacoli per avvicinare i proprio giovanissimi alla storia della contrada, scegliendo quest'anno come protagonista la bandiera, uscita alle trifore sia all'estrazione di luglio che ad agosto.
Molto originali le opere di Leocorno ed Aquila con i primi che hanno dato consistenza, con disegni, pupazzi e perfino uno spaventa passeri, ad alcuni tradizionali stornelli senesi. Per il popolo di via di Città il Palio è una complicata partita a scacchi, dove il cavallo dell'Aquila da scacco matto alla Torre del Mangia mentre i pedoni sono sormontati dai barberi delle altre contrade
Il desiderio di una fontanina nel rione è al centro dei sogni del popolo del Montone, unica contrada che non ha un arredo di questo tipo con cui fare la cerimonio del battesimo contradaiolo. I piccoli ha recepito questo disagio ed hanno provato a risolverlo dando vita ad una fontana sotto il proprio tabernacolo. Nella grande vasca piena d'acqua galleggiavano 17 ninfee con i colori delle consorelle. Le piante altro non erano origami costruiti dai bambini.
La Giraffa ha resuscitato un tabernacolo non più presente nel proprio territorio. Prima che esistesse la basilica di Provenzano in quelle zone era presente un grande area malsana. A Protezione di questa area cittadina vi era il tabernacolo noto come la "Madonna del Fosso", attualmente ricoverata presso l'oratorio della contrada. I cittini hanno quindi appeso una copia di questa opera decorandola con dei fili, "i fili della pace" che collegano tutte le contrade, sia nel positivo che nel negativo del proprio stemma, portando, appunto alla "regina della pace". Per l'occasione il popolo ha anche dato vita ad una benedizione religiosa di questa opera.
L'appuntamento adesso è con la premiazione prevista per il prossimo 8 dicembre, festa della Madonna, con i piccoli dei 17 popoli. Per tutti è previsto un presente, oltre che un premio per i primi 5 classificati. Al primo verrà anche donata una pergamena realizzata da uno degli studenti dell'Istituto d'arte di Siena.
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