SIENA. Si conclude il progetto europeo di ricerca e sviluppo SWEB, che dal 2007 ha unito i paesi dell'Unione Europea e quelli extracomunitari dei Balcani dell'Ovest con l'obiettivo di creare una piattaforma di e-government sicura, interoperabile, aperta e modulabile.
L'obiettivo è costruire servizi e-gov trans-frontalieri indirizzati alle pubbliche amministrazioni, ai cittadini e alle imprese in grado di facilitare lo sviluppo di una forma di governance che ruota intorno al cittadino, rafforzando la cooperazione e la ricerca dell'integrazione tra l'UE e i Balcani dell'Ovest.
Coordinatore tecnico del progetto è il Fraunhofer Institute FOKUS di Berlino.
In questa occasione il Comune di Siena, che ha ricoperto il ruolo di coordinatore delle amministrazioni comunali, ha organizzato un meeting conclusivo per domani (12 marzo) e venerdì (13 marzo) a Palazzo Berlinghieri nella Sala Maccherini.
La due giorni vedrà ospiti circa 40 persone, rappresentanti del consorzio del progetto SWEB che comprende, oltre al Comune di Siena, le città di Belgrado con la Municipalità di Stari Grad, la città di Novi Sad, capoluogo della Provincia Autonoma di Vojvodina (Serbia), Tirana (Albania), Skopje (Repubblica di Macedonia), le Università di Atene e di Belgrado ed i partner tecnici tedeschi e greci. Il Sindaco di Siena, Maurizio Cenni, darà il benvenuto ai partecipanti domani mattina (12 marzo).
L'incontro sarà un'occasione importante per fare il punto della situazione e capire gli obiettivi raggiunti e da cui ripartire.
La rete mobile in SWEB ha molta importanza poiché in tutti i Balcani dell'Ovest gli steps di penetrazione per i servizi mobile sono più del doppio di quelli per le linee fisse. Questo avvantaggia le amministrazioni pubbliche regionali che possono avvalersi direttamente di un e-government su mobile.
SWEB, il cui obiettivo è quello di creare una piattaforma di e-government tramite la quale possano essere costruiti servizi e-gov su mobile, sicuri e trans-frontalieri, ha collaudato e validato prototipi di nuove tecnologie, assicurando la loro applicabilità nelle infrastrutture tecnologiche meno avanzate e favorendo, per un potenziale riuso e per un più ampio utilizzo, la loro diffusione a comunità meno fornite di servizi informatici. Si risponde così agli obiettivi di apertura, sicurezza e interoperabilità prefissi dalle corrispondenti politiche Europee.
I servizi della piattaforma SWEB
La piattaforma SWEB si articola attraverso due servizi. Il primo è il Mobile Residence Certification Service. Si tratta di un esempio specifico di un servizio sicuro per lo scambio di documenti amministrativi, in cui una pubblica amministrazione e i cittadini possono comunicare attraverso documenti elettronici su servizio mobile in sicurezza. Electronic/Mobile Invoicing è l'altro servizio. Questo ha un ruolo critico in tutte le fasi di trattamento delle procedure IVA per gli Stati Membri UE. Attraverso la fatturazione elettronica su mobile, i funzionari delle imposte saranno capaci ad implementare nuovi mezzi e procedure per eseguire controlli alternativi.
Al termine del periodo di ricerca e sviluppo tecnico, i Comuni partner hanno effettuato i test di utilizzo della piattaforma mobile di SWEB. La Direzione Comunicazione, Sistema Informativo e Reti Tecnologiche del Comune di Siena ha preso in esame lo scenario del "Mobile Residence Certification Service". In sostanza si tratta di un servizio grazie al quale un cittadino italiano a Berlino richiede elettronicamente un certificato di residenza dalla sua città natale, Siena ad esempio. Entrambi i Comuni – Siena e Berlino – operano con una piattaforma SWEB. Il cittadino può comunicare con la piattaforma locale con un dispositivo mobile come canale di accesso. Dunque, può riempire il modulo di richiesta, autenticarlo e inoltrare la richiesta firmata che viene poi inviata dal Comune locale a quello senese. Il certificato rilasciato sarà firmato dall'impiegato comunale in Italia e rimandato al Comune locale. Il cittadino riceverà poi la notifica che il suo certificato di residenza è pronto per il ritiro e lo potrà scaricare dal dispositivo mobile.
La possibilità di scambiare informazioni sensibili tra enti pubblici e cittadini, ma anche tra i vari Paesi dell'Unione Europea, ha importanti prospettive che in futuro potrebbero essere oggetto di ulteriori e costruttive collaborazioni europee.