SIENA. Non tutto è perduto, solo perchè il decreto Gelmini è diventato legge. C'è ancora il disegno sulle università da contrastare ed una voce da non far spegnere dal momento che la protesta è ancora viva.
La pensano così gli studenti in Italia, Siena compresa, che continuano a mettere in piedi momenti di riflessione e pensano modi nuovi per mostrare il loro dissenso.
Domani (7 novembre) si torna in piazza, ognuno nelle proprie città e poi, il 14 novembre tutti di nuovo a Roma per partecipare allo sciopero generale dell'Università e della Ricerca.
La data da celebrare – e da aspettare con particolare attenzione – è quella del 17 novembre che, da tempo, è la giornata della mobilitazione internazionale degli studenti, per il diritto allo studio e la liberazione dei saperi. Ma, in Italia, la protesta è ben più importante: e allora, le giornate di impegno per la scuola si "allungheranno" e copriranno una intera settimana.
Inoltre, sta per partire una consultazione studentesca che sarà pubblicata anche sul sito www.unionedeglistudenti.it. e che vedrà come base di incontro il portale wiki dell'uds (www.schoolinprogress.org), un vero e proprio laboratorio aperto di autoformazione e a autoproduzione intellettuale, per discutere e confrontarsi sul modello di alternativa per la scuola pubblica italiana: una vera e propria riforma dal basso, fatta da studenti per gli studenti.
Gli studenti senesi restano attivi e proseguono nella loro personale protesta, anche partecipando all'assemblea tenutasi al San Niccolò e indetta dai sindacati.
La pensano così gli studenti in Italia, Siena compresa, che continuano a mettere in piedi momenti di riflessione e pensano modi nuovi per mostrare il loro dissenso.
Domani (7 novembre) si torna in piazza, ognuno nelle proprie città e poi, il 14 novembre tutti di nuovo a Roma per partecipare allo sciopero generale dell'Università e della Ricerca.
La data da celebrare – e da aspettare con particolare attenzione – è quella del 17 novembre che, da tempo, è la giornata della mobilitazione internazionale degli studenti, per il diritto allo studio e la liberazione dei saperi. Ma, in Italia, la protesta è ben più importante: e allora, le giornate di impegno per la scuola si "allungheranno" e copriranno una intera settimana.
Inoltre, sta per partire una consultazione studentesca che sarà pubblicata anche sul sito www.unionedeglistudenti.it. e che vedrà come base di incontro il portale wiki dell'uds (www.schoolinprogress.org), un vero e proprio laboratorio aperto di autoformazione e a autoproduzione intellettuale, per discutere e confrontarsi sul modello di alternativa per la scuola pubblica italiana: una vera e propria riforma dal basso, fatta da studenti per gli studenti.
Gli studenti senesi restano attivi e proseguono nella loro personale protesta, anche partecipando all'assemblea tenutasi al San Niccolò e indetta dai sindacati.