Il giovane è stato arrestato dagli agenti della Mobile di Siena
SIENA. È dal 2009 che E. R. – queste le sue iniziali – è in Italia. Arrivato da Fier, in Albania, sua città natale, che non aveva ancora 20 anni, ora ne ha 24, il giovane è stato sempre in regola con la normativa sul soggiorno, dato che in Italia c’è venuto per studiare ed il suo sogno era quello di laurearsi e diventare qualcuno. Infatti in questi anni ha frequentato con profitto la facoltà di Economia dell’Università di Siena, che frequenta per l’ultimo anno.
Ma la storia del giovane straniero, volenteroso e dai buoni propositi che, alla ricerca del successo, lascia da solo il suo Paese per andare a studiare dove pensa di avere migliori prospettive, nasconde in verità anche delle macchie oscure. Potendo contare sul fatto di essere uno studente universitario e di poter quindi frequentare direttamente e dall’interno l’ambiente giovanile senese e soprattutto quello studentesco, si è messo a spacciare “marijuana” ai colleghi coetanei. Il giovane studente albanese, però, non è sfuggito all’attenzione della polizia.
Gli uomini della Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile della Questura di Siena, guidati dal loro Dirigente Sabatino Fortunato da tempo, infatti, sono impegnati nell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti tra i giovani senesi e soprattutto tra la i numerosi studenti.
Non appena si è presentata l’occasione propizia, gli investigatori sono andati a far visita al ragazzo presso la residenza universitaria di via del Porrione, dove ha a disposizione una camera. Lì hanno trovato 50 grammi di “marijuana”, un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento in dosi della droga.
E. R., peraltro, consapevole delle responsabilità penali cui era esposto per l’attività di spaccio intrapresa, per provare ad evitare eventuali controlli o perquisizioni, aveva avuto cura di nascondere la droga e il materiale per la preparazione delle dosi non nella propria camera, ma in un luogo di frequentazione comune e, più precisamente, in una cassettiera a sua disposizione, collocata, insieme ad altre, lungo il corridoio del piano della residenza dal quale si accede anche alla sua camera. Ciò non è sfuggito agli uomini della Mobile che lo hanno arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. ed accompagnato al carcere di “Santo Spirito” a dell’Autorità Giudiziaria..