![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/import/1288122525906.jpg)
SIENA. Il prefetto Gerarda Maria Pantalone ha emanato ieri, in via sperimentale, un provvedimento con il quale vengono vietate alle pubbliche manifestazioni Piazza Duomo (con esclusione dell’area antistante il Palazzo del Governo) e le zone limitrofe alla Sinagoga. Per Piazza del Campo nessuna interdizione in via generale: saranno il questore ed il sindaco a valutare, di volta in volta, le eventuali prescrizioni da adottare.
Sono escluse dal divieto le tradizionali cerimonie e ricorrenze a carattere storico, paliesco, religioso e commemorativo e le iniziative soggette alla disciplina in materia di propaganda elettorale.
I contenuti del decreto sono stati pienamente condivisi dal sindaco Cenni e dai rappresentanti delle forze politiche e sociali.
Il provvedimento è stato adottato in attuazione della direttiva del Ministro dell’Interno sulla disciplina per le manifestazioni nei centri urbani e nelle aree sensibili, emanata al fine di "conciliare l’esercizio del diritto costituzionalmente garantito di riunirsi e manifestare liberamente in un luogo pubblico con altri diritti di pari dignità e tutela, nonché con l'ordinato svolgimento della convivenza civile, salvaguardando le aree a forte caratterizzazione simbolica per motivi sociali, culturali o religiosi".
Sono escluse dal divieto le tradizionali cerimonie e ricorrenze a carattere storico, paliesco, religioso e commemorativo e le iniziative soggette alla disciplina in materia di propaganda elettorale.
I contenuti del decreto sono stati pienamente condivisi dal sindaco Cenni e dai rappresentanti delle forze politiche e sociali.
Il provvedimento è stato adottato in attuazione della direttiva del Ministro dell’Interno sulla disciplina per le manifestazioni nei centri urbani e nelle aree sensibili, emanata al fine di "conciliare l’esercizio del diritto costituzionalmente garantito di riunirsi e manifestare liberamente in un luogo pubblico con altri diritti di pari dignità e tutela, nonché con l'ordinato svolgimento della convivenza civile, salvaguardando le aree a forte caratterizzazione simbolica per motivi sociali, culturali o religiosi".