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SIENA. Stop ai danni all’agricoltura provati dalla selvaggina.
L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena fa sapere che dalla Provincia di Siena arrivano nuovi e radicali provvedimenti a salvaguardia del reddito degli agricoltori, volti al contenimento delle specie che hanno raggiunto una densità sul territorio non più sostenibile.
Le buone nuove sono il frutto del tavolo di concertazione intorno al quale si sono incontrate le associazioni agricole, venatorie ed ambientaliste, nonché i Presidenti delle ATC (Ambiti territoriali di caccia) presenti sul territorio, insieme all’assessore all’agricoltura, caccia ed ambiente della Provincia di Siena, Anna Betti che ha presentato le linee generali del nuovo disciplinare della caccia di selezione.
Lo ha fatto accogliendo le istanze della parte agricola, anche in seguito all’incremento dei danni provocati dai caprioli e daini alle colture.
Abbiamo riscontrato che ad oggi, in alcune zone soprattutto quelle vitivinicole, il danno da capriolo e daino ha superato il 50% del totale dei danni da fauna selvatica alle colture agricole. Situazione non più sopportabile, sia per gli agricoltori che per le ATC, impegnate a pagare i danni alle colture e non solo, visto l’incremento esponenziale degli incidenti stradali causati da questi animali, nell’ultimo periodo.
“Pertanto – spiegano all’Unione Provinciale Agricoltori di Siena – ricordiamo agli agricoltori che oltre a richiedere il sopralluogo per la stima del danno subito, come già previsto alla ATC di competenza con le decisioni assunte al tavolo di fine giugno, possono al contempo chiedere (agli Ambiti territoriali di caccia) anche l’intervento per l’abbattimento delle specie indicate secondo le specifiche tecniche in fase di adozione da parte della pubblica amministrazione. Sperando che l’impegno dimostrato dall’assessore Anna Betti possa portare risultati soddisfacenti, cogliamo l’occasione per esprimere compiacimento a seguito dell’atteggiamento deciso, assunto dalla Pubblica Amministrazione in questa occasione”.
L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena fa sapere che dalla Provincia di Siena arrivano nuovi e radicali provvedimenti a salvaguardia del reddito degli agricoltori, volti al contenimento delle specie che hanno raggiunto una densità sul territorio non più sostenibile.
Le buone nuove sono il frutto del tavolo di concertazione intorno al quale si sono incontrate le associazioni agricole, venatorie ed ambientaliste, nonché i Presidenti delle ATC (Ambiti territoriali di caccia) presenti sul territorio, insieme all’assessore all’agricoltura, caccia ed ambiente della Provincia di Siena, Anna Betti che ha presentato le linee generali del nuovo disciplinare della caccia di selezione.
Lo ha fatto accogliendo le istanze della parte agricola, anche in seguito all’incremento dei danni provocati dai caprioli e daini alle colture.
Abbiamo riscontrato che ad oggi, in alcune zone soprattutto quelle vitivinicole, il danno da capriolo e daino ha superato il 50% del totale dei danni da fauna selvatica alle colture agricole. Situazione non più sopportabile, sia per gli agricoltori che per le ATC, impegnate a pagare i danni alle colture e non solo, visto l’incremento esponenziale degli incidenti stradali causati da questi animali, nell’ultimo periodo.
“Pertanto – spiegano all’Unione Provinciale Agricoltori di Siena – ricordiamo agli agricoltori che oltre a richiedere il sopralluogo per la stima del danno subito, come già previsto alla ATC di competenza con le decisioni assunte al tavolo di fine giugno, possono al contempo chiedere (agli Ambiti territoriali di caccia) anche l’intervento per l’abbattimento delle specie indicate secondo le specifiche tecniche in fase di adozione da parte della pubblica amministrazione. Sperando che l’impegno dimostrato dall’assessore Anna Betti possa portare risultati soddisfacenti, cogliamo l’occasione per esprimere compiacimento a seguito dell’atteggiamento deciso, assunto dalla Pubblica Amministrazione in questa occasione”.