SIENA. Lunedì (2 novembre) sciopereranno per l’intera giornata i 50 lavoratori e lavoratrici dipendenti della ditta A.M.I. di Frascati che operano nell’appalto delle pulizie presso gli Uffici Postali della provincia di Siena.
"Tale decisione – spiegano in una nota il sindacato FILCAMS CGIL – è stata assunta a seguito della mancata riscossione dello stipendio del mese di settembre 2009, ma in realtà sono già alcuni mesi che la ditta A.M.I. non garantisce la regolarità dei pagamenti delle mensilità, addirittura dichiarando effettuazione di pagamenti (bonifici bancari) mai avvenuti".
"La FILCAMS CGIL di Siena – prosegue la nota stampa – denuncia la perversa logica del sub-appalto che in questa vicenda ha visto coinvolte, come in una catena di Sant’Antonio, diverse aziende – ed ultima in ordine di tempo l’A.M.I. – il tutto, che presumiamo, autorizzato dalla Direzione Appalti regionale delle Poste Italiane. Si trasferiscono commesse ad imprese che non hanno né le dimensioni economiche né le capacità gestionali per simili lavori riversando inefficienze e disagi direttamente sui dipendenti.
La FILCAMS CGIL ed i lavoratori e le lavoratrici dell’A.M.I. chiedono:
"Tale decisione – spiegano in una nota il sindacato FILCAMS CGIL – è stata assunta a seguito della mancata riscossione dello stipendio del mese di settembre 2009, ma in realtà sono già alcuni mesi che la ditta A.M.I. non garantisce la regolarità dei pagamenti delle mensilità, addirittura dichiarando effettuazione di pagamenti (bonifici bancari) mai avvenuti".
"La FILCAMS CGIL di Siena – prosegue la nota stampa – denuncia la perversa logica del sub-appalto che in questa vicenda ha visto coinvolte, come in una catena di Sant’Antonio, diverse aziende – ed ultima in ordine di tempo l’A.M.I. – il tutto, che presumiamo, autorizzato dalla Direzione Appalti regionale delle Poste Italiane. Si trasferiscono commesse ad imprese che non hanno né le dimensioni economiche né le capacità gestionali per simili lavori riversando inefficienze e disagi direttamente sui dipendenti.
La FILCAMS CGIL ed i lavoratori e le lavoratrici dell’A.M.I. chiedono:
- alla COLSER, ditta vincitrice dell’appalto, a cui si dà atto di aver svolto ruolo di mediazione, di provvedere direttamente alla gestione della commessa e di effettuare il pagamento diretto ai lavoratori;
- a Poste Italiane – che dichiara di essere una società attenta alla responsabilità sociale dell’impresa, con particolare attenzione alle persone che vi lavorano – di intervenire al fine di garantire condizioni di lavoro e di reddito adeguate ai lavoratori che ogni giorno, con umiltà e dignità, si impegnano per mantenere decoro e pulizia all’interno degli Uffici Postali della nostra provincia".